Page 697 - Raccolta amplissima di canti popolari
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694                   CANTI POPOLARI
               par sicno da ammirarc.gli albanesi più ,  soiniglicvole;appunlo como suol pr»ticarsi
               che i grcci; pcrocchè quantunquo abbiano  in Grecia nel 1. di marzo, che costume Hi
               quelli una lingua piena di mule, che son  passarsi coin, poéticamente, corue in tutu
               contrarie all'arinonia, pure sanno essi com  quasi gli altri paesi il dl 1 di maggio. lm-
               binarle in modo, che i loro versi riesco-  perriocchè in quel giorno una mano an
               no armonici. Ma oltrc di aver armonía i  cora di giovani si ragunano per andar di
               versi albanesi, non inancano di dolcczza,  porla in porta a cantare il riiorno della
               0 ció massimamenle per li diminilivi , e  primavera, e raccolgono dei doni inanui-
               vezzeggiativi, di cui, com'e stalo delto, a  li, che ordinariamente consislouo anche in
               ribocco abbonda, la ligua albanese a prefe-  uova, formaggio e in lutt'altre produzioni
               renza di tulte le altre lingue, anche délia  caiupeslri (1).
               stessa lingua greca.                 E qui cade in acconcio notare, che que
                La quale armonía e dolcezza, che son co-  st! canti popolari Albanesi rimati sonó di
               muni ai versi albanesi di qiialiiuqiie metro,  data posterioie a¡,'l¡ altri in versi sciolti ,
               si sentono mollo più spiccate e sensibili  di ciik si é paríalo di sopra , avveguaclié
               nelle canzoni di metro in rima, quand'an-  la poesia albanese in rima è ^lata iutro-
               che i versi non sieno in mudo regolare  dotla, ad itnilazione dell'ilaliaiia, dagii al
               rimali. Di quesle canzoni in rima inquesta  ba11esi di Sicilia с delle Calabrie, e prin
               collezione vo ne ha due , che cominciano  cipalmente dagli abitanti della slcssa Al
               con lo slesso metro délie altre, cioô in versi  bania, che in questo han seguilo i grcci.
               ottenarii, с seltenarii, e vanno a fini re cou  Li quali ínticamente scrivevanosempre ia
               più versi rimati due a due succeasivaniente;  versi sciolli; nía come poi cubero issapo-
               ma con la tlifferenza, che in una di esse  rala la leileralura italiana per effelto del
               1 versi sono ollenai ii, с nell'altra seltenarii.  la doiuinazione dei Veneziani nella Morej,
               Altre due canzoni, una cioe incompleta, e  e In altre parti della Grecia, nacque loro
               l'altra i niera di argomento sacro, sono an-  il gusto di verseggiare anche in runa. 5b
               cor esse rimate Quella incompleta, che porta  queste canzoni rímate, coin'é naturale, sen-
               per titulo, La nascila del Signore, è com  tono di arte; per lo che soltó questu pun
               posta in sesla rima tronca, ed ha un an  ió di vista sonó meno pregevoli, che le
               damento quasi senipra regolare. L'altra, è  antielie, le quali hanno un tipo del tullo
               una canzone su La returrezione di Lázaro,  popolare, come quelle, che son falte sen-
               che noi abbiamo stiinato di pubbliearqui in-  z'nlcun arlilizio, ma cosi, come delta la fu
               lera, perché essa è una canzone ponolare  tura. La canzone su la ltesurrezione di
               che suolsi cantare, specialmente in Palazzo  Lázaro, come si è cerníalo di sopra, è in
               Adriano, la nolle del venerdl, che precede  rima; ma nè ¡ versi camminano sempre
               la doinenica delle Palme. L'usanza é qiiesla:  uguali, né sonó sempre (igualmente riiin-
               si riuniscoiio parecchi giovani, che con una  li. Per questo c¡ sembra sia essa da sti-
               música parlicolare vanno a cantar la can  mar più; poichè è vero, che sa di atte,
               zone di porta in porta: e come Bniscono  ma è essa un'arte rozza, propria di on
               di cantare, esce la padrona di casa, che fa  uomo vulgare (-).
               loro complimenli di uova, cacio, o di altro  Bisogna intanto confessare, che tanto gli
                (i) Fauriol Prol. pag. 48.           Abi nun era, nun cra un gran гапеигц
                (a) In quosta notiamo trorarsi delle espressioni  Ma Шеи Pctta chi suffriri 'un potti
               naturalmente snhlimi, cd orientalialiche, come tra  E a li cumpngui so' dissi accusai:
               le altre sarobbe per eseropio-o tût o aot-Cù ffirme  Л tuí cumpagni mei, fratuxzi cari,
               che imalh-C'ist ajo hôt-Âï'onore, signore , ( uotate  D'ora 'nuaranti sia racoumannetu;
               questa ripelizionc) che releno grande, e/i'é tjuella  Oh quantu chiani с muuli, haju passilo,
               terra. L'originale ha la roce bot, che propriomente  Cra 'ntra uu ncnli vinui n sciddicari,
               с la pol,ere, o la terra smiauxznln, qunlo suol es-  E uu cani turcu di supra пи Ги.
               seré quella Hello fosse. (iNota di IWonsignor Crispí)  Scriviticei, scrivilicci a mo matri
               Ted. le suc Memorie storiehe di talune costumftn-
               ■e appartenenti aile Colonie grrco-albancsi di Si  Ca mi ciancissi ppi deci anni veri-
               cilia pap. 67. Palermo, tipografía di Pietro Mar  Scriviticci, scrivificci a me pntri
               rillo iS53.                           Ca mi ciancissi ppi nov'anni тег»,
                Dal »jii'o perduto amieo Nicola Spata ebbt due  Ca Ggghiu tuttidui non n'hannn cchià.
               Canti albanesi, che per prova tots* in siciliano,  Smviticci acririti a ta min amauti,
               come ceiinai nella Prcfazione fj  с perche  Ciancissi un aunu, almeuu un annu fitilo,
                                                     «Si 'uu m'ama, ecu lu specchiu ntra lu eusl»,
               il pubblico ne giudichi a suo talento, li evulgo qui
               in nota.                              Li petlini a lu pettu ppi daranli
                                                     Si parassi e 'nguaggiassi a gruiu so.
                 , ,   CANZOHE 1)1 .1IGO PF.TTA.       Alii, ca rai scrissi, e m'ha mannatu a ein
                 $09. Chista sira a dui uri di la notti  Chi li so' giuramenti si scurdao,
                  Si sintia 'ntornu 'ulorau uu grau ruiuuri;  Chi a u'outru, a u'autru, in¿riu,.i 1 ¡.¿ и
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