Page 433 - Sotto il velame
P. 433
un eroe esperto di quel cammino, da un eroe del limbo 1195 . È Enea; e
perchè. - IX. Gli eresiarche son colpevoli d'ignoranza «attuale», come
d'ignoranza originale sono offesi quelli del limbo. Contro essa val la
prudenza. La violenza e la bestialità sono una cosa. La bestialità punita
entro Flegetonte è più propriamente che le altre specie, contro la giusti -
zia, e perciò malizia, terza delle ferite di Beda. Come si governi, quanto
a pietà, il Poeta in questo cerchietto di mezza incontinenza e mezza ma -
lizia. - X. Il volgere a destra significa premunirsi con la sapienza di
Dio, giudice, contro l'ignoranza volontaria degli uomini. La vergogna,
in Malebolge, deriva dalla depravazione dell'intelletto. - XI. La pietà
del Poeta e l'ira si esercitano secondo che nel peccato dei rei fu meno o
più intelletto cioè coscienza del male che commettevano. - XII. È una
guerra la sua, guerra che si compie con l'arme delle quattro virtù, met -
tendosi sotto Lucifero all'ultimo, e prima assoggettando tutti i mostri,
che sono unicorpori, bicorpori e tricorpori o tricipiti. Ciò configurando -
si al Cristo; e agendo e patendo, come viatore, per riuscire a essere
comprensore.
L'ALTRO VIAGGIO
303-426
I. Il Letè e l'Acheronte sono misticamente lo stesso fiume, e il Letè è
la fonte di vita e di misericordia, e così la fonte del Veglio è vita ai vivi
e morte ai morti. E che cosa è il foro nella pietra? che cosa le rovine?
Dante contempla nell'inferno. L'altro viaggio è la vita contemplativa. -
II. Il purgatorio si riscontra con l'inferno nella divisione di tenebra, car -
ne e veleno, e non in quella di incontinenza, bestialità e frode, sì nell'al -
tra di incontinenza, di concupiscibile e d'irascibile, e malizia. - III. Sette
sono i peccati dell'inferno come sette quelli del purgatorio, e sembrano
proporzionalmente gli stessi, come è certo di tre. Ed è probabile anche
degli altri, ritenendo che i peccati sono nominati dai loro capi, che sono
unici in quattro e duplici in tre di essi. - IV. I puniti nel fango sono rei
d'accidia, infermità equivalendo ad accidia, e assomigliando essi ai cor -
1195 A pag. 236 e a pag. 242 aggiungere l'espressione di Virgilio a Catone: Mi-
nos me non lega. Purg. I, 77.
433