Page 435 - Sotto il velame
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saranno consolati), nel cielo di Giove; e quello della scienza con la bea -
titudine dei pacifici, nel cielo di Saturno; e nelle stelle fisse quello della
pietà con la beatitudine dei misericordi; e nel primo mobile il dono del
timore con la beatitudine dei poveri in ispirito. - XII. Vi sono forse i
doni anche per il viaggio dell'inferno, specialmente nell'introduzione a
esso viaggio, cioè nel colloquio tra Dante e Virgilio. Quali sono le fiam -
me dello incendio che non assale Beatrice? Se Virgilio e gli spiriti ma -
gni e i parvoli innocenti saranno, secondo Dante, mai salvi. I doni dello
Spirito qua e là nella via per lo inferno. - XIII. La paganità dell'inferno.
Somiglianza con l'inferno di Virgilio. La cima del Purgatorio è un po'
l'Elisio Vergiliano. Sotto la specie pagana è la realtà cristiana.
LA FONTE PRIMA
427-446
I. È contemplazione il viaggio per l'inferno e il purgatorio; eppure è
come la ripetizione del corto andare, che è simbolo della vita attiva.
Come mai? La vita attiva dispone alla contemplativa. Quindi l' altro
viaggio è «dispositivamente» vita contemplativa. Perciò Lia si specchia
e Matelda ha gli occhi luminosi. - II. Luogo di S. Agostino sul signifi -
cato mistico di Lia e Rachele, riscontro con tutta la macchina del Poe -
ma Sacro, conferma delle mie interpretazioni. - III. Altri passi del me -
desimo luogo.
LA MIRABILE VISIONE 447-
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I La Donna Gentile e Lucia
449-456
La D. G. è Maria. Lucia è la Grazia, cioè la Dealbatio «bianchezza
di luce», di cui Dante è «fedele» come Giacobbe di Laban. È la Grazia,
perciò, preveniente e susseguente, operante e cooperante, dolce, gratum
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