Page 434 - Sotto il velame
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renti nel vestibolo; e i puniti nelle arche sono pur rei d'accidia; in acqui -
           stare quelli, in vedere questi. Somiglianze tra antinferno, antidite, anti -
           purgatorio. - V. La bestialità è ira, come si prova con l'esame di molti
           passi di Seneca, che chiama ira la bestialità, quale è in Dante. Egli chia -
           ma pur ira quella che Dante chiama incontinenza d'ira. Ma in questo se -
           condo punto Dante discorda da lui, essendo d'accordo con Aristotele e
           S. Tommaso e S. Gregorio. - VI. Dante chiama e dichiara la bestialità
           come ira. Sostrato comune ai peccatori del terzo girone del primo cer -
           chietto. - VII. Ira è di codesti bestiali, perchè si ritengono spregiati e si
           mostrano indignati e sono puniti col fuoco. Analogia tra le pene dell'in -
           vidia nel purgatorio e della frode nell'inferno e della superbia là, e del
           tradimento qua. È detto superbo un reo d'ira e un altro d'invidia, per
           mostrare che l'aversio domina in tutti e tre i peccati di malizia; l' aversio
           che nella ghiaccia è  apostasia  speciale, oltre che  apostasia  generale,
           come è invidia in Malebolge, Giuda e Caifas. - VIII. Somiglianza della
           definizione d'invidia e superbia, e di quella di frode e tradimento. Somi -
           glianza tra invidi e superbi; tra frodolenti e traditori. I  ritrosi passi. Gli
           esempi di superbia e d'invidia e d'ira punite nel purgatorio. - IX. La fede
           uccisa dai traditori o apostati o superbi. Le bestemmia di fatto. Le quat -
           tro circuizioni della ghiaccia. La vergogna e l'orror per la fama nella
           frode e nel tradimento. - X. Perchè nelle cornici del purgatorio non sono
           traditori e frodolenti? Le sette beatitudini. I sette doni. La Vergine sposa
           dello Spirito e gli esempi di Maria. I doni sono inversi alle beatitudini.
           Divergenza da S. Tommaso. Il dono della scienza è certo nella cornice
           dell'ira, dove è la beatitudine dei pacifici; il  consiglio nella cornice del-
           l'avarizia, con la beatitudine dei sizienti; l'intelletto nella cornice della
           gola, con la beatitudine degli esurienti; in quella della accidia la  fortez-
           za, con la beatitudine dei piangenti; la pietà in quella dell'invidia, con la
           beatitudine dei misericordi; il  timore  in quella della superbia, con la
           beatitudine dei poveri in ispirito. - XI. E nel paradiso vi è il dono della
           sapienza e della scienza nella spera della Luna e di Mercurio; e poi di
           nuovo più perfettamente quello della sapienza con la beatitudine dei
           mundicordi che vedranno Dio, nella spera di Venere; e quello dello in -
           telletto con la beatitudine degli esurienti, nella spera del Sole; e quello
           del consiglio con la beatitudine dei sizienti, nella spera di Marte; e quel -
           lo della fortezza (per la giustizia) con la beatitudine dei piangenti (che



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