Page 14 - Poemii italici
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sull’acque azzurre i grandi cigni bianchi.



                                   E sminuiva, e già di lui non c’era,
                                 sui monti, che cinque stelline d’oro.

                                    E, come bruscinar di primavera,



                                  rimase un trito becchettìo sonoro.








                                                        CAP. X




                              All’ultimo come cantò il rosignolo,

                                         e Paulo era addormito.





                                   E poi sparì. Poi, come fu sparito,

                                  l’usignolo cantò da un arbuscello,
                                     e chiese dov’era ito... ito... ito...



                                 Ne stormì con le foglie dell’ornello,

                                   ne sibilò coi gambi del frumento,
                               ne gorgogliò con l’acqua del ruscello.



                           E tacque un poco, e poi sommesso e lento

                                   ne interrogò le nubi a una a una;
                             poi con un trillo alto ne chiese al vento.



                                  E poi ne pianse al lume della luna,

                                 bianca sul greto, tremula sul prato;
                                  che alluminava nella stanza bruna



                                 il vecchio dipintore addormentato.















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