Page 8 - Poemi conviviali
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SOLON



                                               Triste il convito senza canto, come
                                            tempio senza votivo oro di doni;
                                            ché questo è bello: attendere al cantore
                                            che nella voce ha l'eco dell'Ignoto.
                                            Oh! nulla, io dico, è bello più, che udire
                                            un buon cantore, placidi, seduti
                                            l'un presso l'altro, avanti mense piene
                                            di pani biondi e di fumanti carni,
                                            mentre il fanciullo dal cratere attinge
                                            vino, e lo porta e versa nelle coppe;
                                            e dire in tanto grazïosi detti,
                                            mentre la cetra inalza il suo sacro inno;
                                            o dell'auleta querulo, che piange,
                                            godere, poi che ti si muta in cuore
                                            il suo dolore in tua felicità.


                                               - Solon, dicesti un giorno tu: Beato
                                            chi ama, chi cavalli ha solidunghi,
                                            cani da preda, un ospite lontano.
                                            Ora te né lontano ospite giova
                                            né, già vecchio, i bei cani né cavalli
                                            di solid'unghia, né l'amore, o savio.
                                            Te la coppa ora giova: ora tu lodi
                                            più vecchio il vino e più novello il canto.
                                            E novelle al Pireo, con la bonaccia
                                            prima e co' primi stormi, due canzoni
                                            oltremarine giunsero. Le reca
                                            una donna d'Eresso - Apri: rispose;
                                            alla rondine, o Phoco, apri la porta. -



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