Page 72 - Poemi conviviali
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quale sia l'ospitale ultimo dono.
                                               Ed ecco un grande tremulo belato
                                            s'udì venire, e un suono di zampogna,
                                            e sufolare a pecore sbandate:
                                            e ne' lor chiusi si levò più forte
                                            il vagir degli agnelli e dei capretti.
                                            Ch'egli veniva, e con fragore immenso
                                            depose un grande carico di selva
                                            fuori dell'antro: e ne rintronò l'antro.
                                            E Iro in fondo s'appiattò tremando.



                                                            XX

                                                         LA GLORIA

                                               E l'uomo entrò, ma l'altocinta donna
                                            gli venne incontro, e lo seguiano i figli
                                            molti, e le molte pecore e le capre
                                            l'una all'altra addossate erano impaccio,
                                            per arrivare ai piccoli. E infinito
                                            era il belato, e l'alte grida, e il fischio.
                                            Ma in breve tacque il gemito, e ciascuno
                                            suggea scodinzolando la sua poppa.
                                               E l'uomo vide il vecchio Eroe che in cuore
                                            meravigliava ch'egli fosse un uomo;
                                            e gli parlò con le parole alate:
                                               Ospite, mangia. Assai per te ne abbiamo.
                                            Ed al pastore il vecchio Eroe rispose:
                                               Ospite, dimmi. Io venni di lontano,
                                            molto lontano; eppur io già, dal canto
                                            d'erranti aedi, conoscea quest'antro.
                                            Io sapea d'un enorme uomo gigante
                                            che vivea tra infinite greggie bianche,

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