Page 89 - Odi e Inni
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là giunsero; e il duce lor biondo
                         scagliò contro l’erma del mondo

                         la lancia d’Autàri.






                                                           III


                         E su l’acrocòro
                         dell’orbe, dov’egli avea vinto,

                         eresse una stela; ed il flutto
                         del mare fu il sasso del plinto.



                         Non inno di coro.
                         Non c’era coi taciti Ausòni,

                         che, in alto, a deriva col Tutto,
                         le mute Costellazïoni.



                         Intorno alla stela Boote
                         guidò lentamente le ruote

                         de’ plaustri suoi d’oro.





                                                           IV



                         O fulgidi eroi,
                         ci deste un impero; un impero
                         che armenti non pasce, che biade

                         non germina; sterile, è vero;



                         che, semplici eroi,
                         quell’oro non ha nelle glebe,
                         che giova con ferro di spade

                         cambiare e con sangue di plebe,



                         e sì, con l’onore. È un deserto!
                         Ma, popoli, a farlo, il deserto,
                         non fummo, là, noi!










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