Page 85 - Odi e Inni
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AL DUCA DEGLI ABRUZZI
E AI SUOI COMPAGNI
I
Questo è dall’ombre un ritorno!
Dante Alighieri ha sorriso.
Noi sedevamo; ed un giorno
vi pensammo all’improvviso.
L’anime nostre oscillare
sentivamo come l’ago del magnete,
tutte cercando inquiete
la Stella Polare.
– Là... I tre alberi al cielo,
come cipressi da tomba,
puntano. Un mare di gelo
la carena serra, e romba.
Come un addio di lontani,
tra le sartie nella notte ulula il vento.
Mandano un lungo lamento
le mute dei cani.
Palpita in alto un’aurora
verde che sfuma e si dora:
sale e fiammeggia; discende,
si rifugia nel mistero...
Come all’accenno d’un dito,
torna, divampa, risplende,
fatüo fuoco infinito
d’infinito cimitero... –
II
Salvi! L’antica bandiera
eccola, o reduci, al vento!
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