Page 82 - Odi e Inni
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VII
Tu Re, non vedesti. Con gli occhi
guizzanti una luce corusca
di lancie d’ulani, con gli occhi
velati dall’ombra di Busca,
con gli occhi sì fieri e sì mesti,
davanti una giovane schiera
d’atleti, tu non la vedesti
la ingorda di sangue Chimera
notturna, che sibila ed alia
venendo e tornando dai morti...
Tu, Re, salutavi l’Italia
de’ LIBERI E FORTI:
VIII
l’Italia che vive nel sole,
che vuole i suoi rischi e i suoi vanti,
le marre e le trombe, le scuole
pensose e i cantieri sonanti:
l’Italia che spera, e s’adopra
concorde al suo lucido fine,
che foggia il suo fato, là, sopra
le incudini delle officine:
l’Italia che già si disserra
nel grande avvenire il suo varco,
e avanti, sia pace sia guerra,
San Giorgio o San Marco!
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