Page 7 - Odi e Inni
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ODI
LA PICCOZZA
Da me!… Non quando m’avviai trepido
c’era una madre che nel mio zaino
ponesse due pani
per il solitario domani.
Per me non c’era bacio né lagrima,
né caro capo chino su l’omero
a lungo, né voce
pregnante, né segno di croce.
Non c’eri! E niuno vide che lacero
fuggivo gli occhi prossimi, subito,
omadre, accorato
che niuno m’avesse guardato.
Da me, da solo, solo e famelico,
per l’erta mossi rompendo ai triboli
i piedi e la mano,
piangendo, sì forse, ma piano:
piangendo quando copriva il turbine
con il suo pianto grande il mio piccolo,
e quando il mio lutto
spariva nell’ombra del Tutto.
Ascesi senza mano che valida
mi sorreggesse, né orme ch’abili
io nuovo seguissi
su l’orlo d’esanimi abissi.
Ascesi il monte senza lo strepito
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