Page 11 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae
io, senza un bacio, senza una parola.
E voi, fratelli, o miei minori, nulla!…
voi che cresceste, mentre qui, per sempre,
io son rimasta timida fanciulla.
Venite, intanto che la pioggia tace, 55
se vi fui madre e vergine sorella:
ditemi: Margherita, dormi in pace.
Ch’io l’oda il suono della vostra voce
ora che più non romba la procella:
io dormirò con le mie braccia in croce. 60
Nessuno! – Dice; e si rinnova il pianto,
e scroscia l’acqua: un impeto di vento
squassa il cipresso e corre il camposanto.
– O figli – geme il padre in mezzo al nero
fischiar dell’acqua – o figli che non sento 65
più da tanti anni! un altro cimitero
forse v’accolse e forse voi chiamate
la vostra mamma, nudi abbrividendo
sotto le nere sibilanti acquate.
E voi le braccia dall’asil lontano 70
a me tendete, siccome io le tendo,
figli, a voi, disperatamente invano.
O figli, figli! vi vedessi io mai!
io vorrei dirvi che in quel solo istante
per un’intera eternità v’amai. 75
In quel minuto avanti che morissi,
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