Page 490 - La mirabile visione
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con l'alto sol del suo eterno amore .
Nel cielo di Venere e dei Principati si contempla lo Spirito col
Padre. Lo sfavillare, l'ardore, il cielo e l'amore crescono. Gli
spiriti nella luce sono come il baco nel bozzolo di seta. Tutto quel
vedere e mostrare, onde risulta che qui è lo Spirito di sapienza,
indica che qui è anche la contemplazione dello Spirito Santo. Ora
il vero, che il pien d'amore principe d'Angiò mostra a Dante, qual
è? (Par. 8, 97)
Lo Ben che tutto il regno che tu scandi
volge e contenta, fa esser virtute
sua provedenza in questi corpi grandi.
Questo Bene è la prima persona della Trinità, è il Padre, ossia la
Potestà o Virtù; e Carlo Martello dichiara come essa Virtù si
deleghi, per così dire, ai cieli. E in altri modi ha il Poeta
significata la contemplazione dell'amore in relazione alla podestà.
Non sono qui nominati sì i Troni e sì i Serafini che sono del
primo ternario e contemplano il Padre nello Spirito, i primi, in sè
stesso, i secondi? (Par. 9, 61, 77) Non si nomina reiteratamente il
"Valore ch'ordinò e provvide"? (ib. 105)
Salendo al Sole, che è delle Podestadi le quali contemplano la
sapienza del Figlio in relazione con la potenza del Padre, il Poeta
esclama: (ib. 10, 1)
Guardando nel suo Figlio con l'Amore
che l'uno e l'altro eternalmente spira,
lo primo ed ineffabile Valore,
quanto per mente o per occhio si gira
con tanto ordine fe...
567 E tralascio tante altre prove: 7, 1 sg. 65, 70 etc.
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