Page 571 - Jane Eyre
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Gli dissi prima di prendere una seggiola, di accomo-
           darsi, ma al solito rispose che non aveva tempo per fer-
           marsi; io non mi scoraggiai, e volli tentare di versare al-
           cune goccie di balsamo in quel cuore di marmo.
              — È somigliante questo ritratto? — gli domandai.
              — Somigliante a chi? Non l'ho guardato bene.
              — L'avete guardato, signor Rivers.
              Egli si scosse udendomi parlare con franchezza così
           insolita.

              — L'avete guardato anche attentamente, ma vi per-
           metto di guardarlo ancora, — dissi, ponendogli in mano
           la miniatura.
              — È ben fatta, — osservò egli, — le tinte sono dolci,
           il disegno è corretto e grazioso.
              — Sì, lo so, ma che dite della somiglianza? a chi so-
           miglia questo ritratto?
              Dominando l'emozione, rispose:
              — Alla signorina Oliver.
              — Certo. E ora, signore, per ricompensarvi di aver
           così bene indovinato, vi farò una copia della miniatura,
           purché mi promettiate di accettarla.
              Continuava a guardare il ritratto e pareva che volesse
           divorarlo con gli occhi.
              — È somigliante, — mormorò. — Gli occhi sono bel-
           li, il colorito, la luce, l'espressione, tutto è perfetto; que-
           sto ritratto sorride.
              — Vorreste averne uno simile, oppure il dono vi of-
           fenderebbe? Ditemelo. Quando sarete al Madagascar, al




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