Page 62 - Oriana Fallaci - La vita è una guerra ripetuta ogni giorno
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Tre pallottole in una notte infame











          Due pallottole alla gamba sinistra, e una alla schiena, per cui rischiò di morire e
          che  le  lasciarono  in  eredità  una  leggera  zoppia.  La  ferita  più  grave  subita  da
          Oriana Fallaci non capitò in una delle guerre cui assistette e partecipò; fu colpita
          in tempo di pace, il 2 ottobre 1968, durante una manifestazione in Messico. Un
          «eccidio  infame»,  come  lo  definì  in  un  reportage  per  «L’Europeo»  e  come
          testimoniò,  vent’anni  dopo,  alla  commissione  d’inchiesta  tardivamente  istituita

          dal governo messicano. Una vera e propria strage «militare» commessa a danno
          di studenti e operai in piazza a Città del Messico poco prima dell’inaugurazione
          in pompa magna delle Olimpiadi.
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