Page 376 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
P. 376
magari lo gridavano davvero. In ne cadevano a sasso e paf! Santiddio, io
credevo d’aver visto tutto alle guerre. Dalle guerre mi ritenevo vaccinata,
e in sostanza lo sono.
Niente mi sorprende più. Neanche quando mi arrabbio, neanche quando
mi sdegno.
Però alle guerre io ho sempre visto la gente che muore ammazzata. Non
l’ho mai vista la gente che muore ammazzandosi, buttandosi senza
paracadute dalle nestre d’un ottantesimo o novantesimo o centesimo
piano. Hanno continuato a buttarsi nché, una verso le dieci, una verso le
dieci e mezzo, le Torri sono crollate e… Sai, con la gente che muore
ammazzata, alle guerre io ho sempre visto roba che scoppia. Che crolla
perché scoppia, perché esplode a ventaglio. Le due Torri, invece, non
sono crollate per questo. La prima è crollata perché è implosa, ha
inghiottito sé stessa. La seconda perché s’è fusa, s’è sciolta proprio come
se fosse stata un panetto di burro. E tutto è avvenuto, o m’è parso, in un
silenzio di tomba. Possibile? C’era davvero, quel silenzio, o era dentro di
me?
Forse era dentro di me. Chiusa dentro quel silenzio ho infatti ascoltato
la notizia del terzo aereo buttatosi sul Pentagono, e quella del quarto
caduto sopra un bosco della Pennsylvania. Chiusa dentro quel silenzio mi
son messa a calcolare il numero dei morti e mi son sentita mancare il
respiro. Perché nella battaglia più sanguinosa alla quale abbia assistito in
Vietnam, una delle battaglie avvenute a Dak To, di morti ce ne furono
quattrocento. Nella strage di Mexico City, quella dove anch’io mi beccai
un bel po’ di pallottole, almeno ottocento. E quando credendomi morta
con loro mi scaraventarono nell’obitorio, mi lasciarono lì tra i cadaveri,
quelli che presto mi ritrovai attorno e addosso mi sembrarono ancora di
più. Nelle Torri lavoravano ben cinquantamila persone, capisci, e molte
non hanno fatto in tempo ad evacuare. Una prima stima parla di
settemila missing. Però v’è una di erenza tra la parola missing cioè
disperso, e la parola dead cioè morto: in Vietnam si distingueva sempre
tra i missing-in-action cioè i dispersi e i killed-in-action cioè i morti…
Mah! Io sono convinta che il vero numero dei morti non ce lo diranno
mai. Per non sottolineare l’intensità di questa apocalisse, per non
incoraggiare altre apocalissi. E poi le due voragini che hanno assorbito le
migliaia di creature sono troppo profonde, troppo tappate da detriti. Al
massimo gli operai dissotterrano pezzettini di membra sparse. Un naso
qui, un dito là. Oppure una specie di melma che sembra ca è macinato e
che invece è materia organica. Il residuo dei corpi che in un lampo si
disintegrarono, si incenerirono. Ieri il sindaco Giuliani ha mandato
diecimila sacchi per metterci i cadaveri. Ma sono rimasti inutilizzati.