Page 324 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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gas o gas nervino. Non a caso presso lo stadio di Hafar al Batin, la
cittadina sotto la zona neutralizzata, gli alleati hanno scavato una
profondissima fossa di 200x300 metri che è in grado di accogliere i primi
cinquemila morti. L’hanno addirittura divisa in due sezioni, una per i
morti cristiani, una per i morti mussulmani, e questa l’hanno a sua volta
divisa in quadrati dentro i quali i mussulmani verranno gettati a seconda
della loro nazionalità. Ci sono per no i cartelli con la scritta «sauditi»,
«kuwaitiani», «egiziani», «marocchini», «algerini», «siriani», «qatari». E
guardandole con orrore la gente si chiede: «Mio Dio, yahallah, quando
avverranno l’assalto via terra e lo sbarco? Mio Dio, yahallah, quando
incomincerà ciò che Saddam Hussein ha de nito la Madre delle Battaglie,
il Grande Scontro tra il Bene e il Male?».
Alcuni sostengono che è già incominciato, che ad avviarlo sono state la
USS Wisconsin e la USS Missouri coi cannoni da 406. (Ogni colpo un
inferno d’una tonnellata.) Con la Missouri e la Wisconsin i Marines che
due giorni fa si sono messi ad aprire passaggi nei valloni eretti dagli
iracheni lungo la frontiera, ad attraversarli e a piazzarsi da quella parte.
Coi Marines, gli elicotteri CH-47 Chinook che mercoledì sono piombati nel
Kuwait per distruggere ben trenta bunker e portarsi via ben cinquecento
prigionieri.
Eventi che costituiscono o almeno annunciano l’inizio d’una o ensiva
terrestre.
Altri invece sostengono che la Madre delle Battaglie, il Grande Scontro
tra il Bene e il Male non avverrà perché non sarà necessario. Anzi perché
non è più necessario. «Sì, l’attacco terrestre e lo sbarco facevano parte del
piano, ma in guerra le cose non vanno mai nel modo stabilito. Bisogna
spesso cambiare programma, adeguarsi agli sviluppi imprevisti, e chi
poteva prevedere che Schwarzkopf avrebbe vinto la guerra coi
bombardieri? Nemmeno lui se lo immaginava. Forse perché non osava
sperare che l’aviazione irachena avrebbe fatto la figuraccia che ha fatto.»
Poi, partendo dal presupposto che la guerra sia già stata vinta con le
novantamila incursioni dei Tornado, degli A-10, degli F-15, degli F-16,
degli F-18, degli F-111, degli F-117, dei B-52 eccetera, ti spiegano la loro
presa di posizione. È vero, dicono, che per vincere una guerra l’o ensiva
aerea non basta; è vero che le guerre si vincono scatenando l’o ensiva
terrestre occupando il territorio nemico. Ma è altrettanto vero che nei casi
in cui un con itto si svolge nel deserto, luogo dove il nemico non può
nascondersi ed è alla mercé dei bombardamenti aerei, quella regola non
tiene.
Quasi ciò non bastasse, bisogna considerare: primo, se la fossa scavata
presso lo stadio di Hafar al Batin si riempisse di cadaveri americani, negli