Page 323 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Nel deserto già si respira odore di sangue




             L’attesa è ormai spasmodica. «Attaccano stanotte, no, domani notte, no,
          dopodomani o entro la  ne della settimana.» La tensione si taglia a fette,

          nutrita dalla sicurezza con cui gli americani ripetono: «Siamo pronti, non
          ci manca che l’ordine di metterci in moto.
             Let’s  get  this  thing  over  and  go  home,   niamola  con  questa  storia  e
          torniamo  a  casa».  Il  fatto  è  che,  per   nirla  e  tornare  a  casa  dopo  un

          assalto  terrestre  e  uno  sbarco,  i  nuovi  Crociati  rischiano  davvero  di
          nuotare nel proprio sangue: se in questi sette mesi Schwarzkopf ha messo
          insieme la più grossa Armata che sia mai esistita dai tempi della Seconda
          guerra mondiale, Saddam Hussein non è stato con le mani in mano. Per

          centinaia  di  chilometri,  tutta  la  frontiera  che  divide  l’Arabia  Saudita
          dall’Iraq e dal Kuwait, il deserto è un campo di mine sulle quali bisogna
          passare.  E  molti  dicono:  «Per  un  secolo  su  quella  sabbia  non  si  potrà
          camminare  senza  correre  il  rischio  di  disintegrarsi».  Mine  anticarro

          italiane e sovietiche che poste a trenta metri l’una dall’altra possono far
          schizzare  in  aria  un  M1A1  e  in  meno  di  sei  minuti  arrostire  chi  ci  sta
          dentro.  Mine  anti  uomo  che  gli  stessi  americani  gli  hanno  venduto,
          durante la presidenza di Reagan, al modico prezzo di due dollari e mezzo

          ciascuna e al motto «Get more bang per buck»: risparmia soldi. Mine col
          mustard gas o il gas nervino che rintontisce e poi uccide… «Sono le più
          insidiose  e  le  più  di cili  da  localizzare»  dice  il  maggiore  Cutchall,
          arti ciere  dei  Marines.  «Io  le  studio  da  otto  settimane  e  non  ho  ancora

          imparato un’acca.» Le Bouncing Betty o Salta Betty, ad esempio, balzano
          su  no a un metro e mezzo di altezza e poi scoppiano per frantumarsi in
          circa quattromila schegge. Le Toe Topper o mozzadito, grandi quanto una
          scatoletta di vernice da scarpe, si accontentano di portarti via un piede.

          Però sono talmente  tte che se i soldati corrono in aiuto d’un compagno
          ferito, vi inciampano come lui e restano mutilati anche loro.
             Oltre  ai  campi  minati,  le  trincee  e  le  postazioni  a  triangolo,  ad  ogni
          angolo una mitragliatrice da 12,7 o un mortaio difeso da un  lo spinato e

          altre  mine.  Alla  mitragliatrice  e  al  mortaio,  soldati  che  hanno  già  fatto
          una  guerra  durata  otto  anni  e  quindi  sanno  difendersi.  Al  di  là  delle
          postazioni  a  triangolo,  altre  trincee  da  scavalcare  e  poi  la  Guardia
          repubblicana, cioè i superguerrieri la cui vita è stata comprata da Saddam

          Hussein con  or di stipendi e case gratis e automobili e privilegi. (Carta
          bianca anche sul saccheggio e lo stupro.) In ne, i cannoni G-5 che sono
          (si  dice)  i  migliori  del  mondo  ed  hanno  una  gittata  di  novanta  o  cento
          chilometri. Coi G-5, i pezzi di artiglieria per sparare le bombe di mustard
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