Page 260 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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sussidio ordinario concessogli da Washington per l’incremento al bilancio
consiste in 75 milioni di dollari a rata. Il sussidio straordinario concessogli
da Kissinger in una delle sue prime visite tocca i cento milioni di dollari.
L’impegno di acquistare armi solo dall’America è ferreo. L’in uenza del
Military Assistence Program è pesante. Oltre a quello esiste anche una
commissione militare speciale giordano-americana. Considerando che gli
Stati Uniti sono il più forte alleato di Israele, c’è di che restare perplessi.
E, a fugar certi dubbi, non basta il discorso sulla povertà.]
Davvero è così povera la Giordania, maestà? Io ho sentito dire che c’è il
petrolio qui.
Sì… C’è… Voglio dire, speriamo che ci sia… O meglio: per esserci, c’è.
Anche recentemente ne abbiamo discusso con compagnie addette alla
ricerca e il risultato è stato buono. Insomma, siamo rimasti soddisfatti.
Molto soddisfatti. Noi… Lo sapevamo da tempo che in Giordania esiste il
petrolio: da quando la tecnologia moderna ci segnalò i giacimenti. Però le
ricerche le abbiamo iniziate da poco, insomma è da poco che l’evidenza si
è accumulata. E ci piacerebbe tirarlo fuori. Se troviamo il petrolio…
Siamo sinceri: se troviamo il petrolio, le minacce contro di noi
aumentano da tutte le parti. Diventiamo l’obbiettivo di raddoppiati
desideri. Però credo che la Giordania abbia dimostrato di saper far fronte
ad ogni tipo di avidità e io sono più che pronto a tirarlo fuori. Se poi non
lo troviamo, o non ce la facciamo, pazienza. Abbiamo altre risorse.
Abbiamo enormi giacimenti di fosfati, e un mucchio di potassio nel Mar
Morto, ed esportiamo sempre più rame… Il petrolio non ci è
indispensabile per sopravvivere, ecco.
[N.d.R. Sarebbe, in realtà, un problema in più. E lo è da quando, tre
anni fa, i satelliti americani ne segnalarono i giacimenti: sempre
sospettati giacché il paese si trova in un’area petrolifera. Infatti, dopo le
conferme fornite da una compagnia canadese e un’altra iugoslava,
Hussein si guardò bene dall’aprire pozzi. Il motivo addotto è che i
giacimenti si trovano a grandi profondità, seimilacinquecento metri e
anche più: le trivelle per le grandi profondità sono complicate e costose.
Un’altra compagnia, stavolta rumena, ha rmato un contratto e le
operazioni di scavo dovrebbero iniziare in dicembre. Però i tecnici non si
sono ancora visti e, se cerchi di sapere più di quanto ti racconti Hussein,
batti il capo in un muro di silenzio.]
Alcuni dicono che questo petrolio non le conviene tirarlo fuori, maestà.
Sarebbe solo un problema in più.