Page 115 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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ospitava i poveri, i vecchi, gli abbandonati che non si potevan permettere
il lusso di comprare un’aspirina perché non solo il dottor Habash non si
faceva pagare, ma ai suoi pazienti comprava le medicine e, quando
uscivan guariti, gli ccava in mano un rotolino di soldi. «Tieni, va’ al
mercato e pigliati un paio di scarpe, un vestito.»
Nato ricco, aveva consumato così il suo patrimonio. Per se stesso non
spendeva mai un soldo: sugli abiti vecchi gli bastava un camice
disinfettato. La clinica era anche la sua casa: dormiva su una brandina
presso le corsie. Un dottor Schweitzer, insomma. Ma il dottor Schweitzer
sapeva esser collerico, a volte, e duro. Lui invece era sempre dolce,
comprensivo, indulgente. Non mussulmano ma cristiano ortodosso,
credeva alla legge del «porgi l’altra guancia» e sopra alla brandina teneva
un croci sso. Poi un giorno, di colpo, la clinica si chiuse. Ai malati fu
detto che si cercassero un altro medico, alle Sorelle di Nazareth che si
cercassero un altro ospedale, e il dottor Habash scomparve.
«Dov’è andato, che fa?» Era andato coi dayn, a guidare l’unica
impresa in cui ormai credeva: la vendetta senza pietà.
Era il 1967 e da quel giorno alla sua nuova fede avrebbe sacri cato
tutto: per no i due gli che adora, la bellissima moglie sposata cinque
anni prima. Lui vive nelle basi dayn da cui esce solo di notte e scortato
da una guardia del corpo; lei abita praticamente in Egitto dove si è
rimessa a studiare: facoltà di psicologia. E in Egitto le giungono spesso
notizie da dover ricorrere alla psicologia per capirle: George ha fatto
esplodere un magazzino, un ospedale, un aereo. George s’è nascosto
perché gli israeliani voglion rapirlo come rapirono Eichmann. George è
stato arrestato in Siria per contrabbando di armi. Quest’ultima cosa
accadde l’anno scorso. A Damasco era giunto un carico di fucili e di
munizioni, il dottor Habash era andato a pigliarselo ignorando non so
quali leggi che glielo proibivano. Finì in prigione e non ne sarebbe più
uscito se i compagni del Fronte non lo avessero liberato con uno
stratagemma. Alla centrale di polizia si presentò un’elegante signora, con
gli occhi verdi come la signora Habash.
Dichiarò d’essere la moglie di Habash: che le permettessero di vedere il
marito, per carità. Il dottor Habash venne tolto dalla cella, condotto alla
centrale. Qui la falsa moglie lo abbracciò e gli sussurrò: «Sii pronto sulla
via del ritorno». Mentre lo riconduceva in prigione, la camionetta della
polizia fu presa d’assalto da otto dayn e il dottor Habash poté rientrare
in Giordania, stringer di nuovo le redini del Fronte Popolare. Ma ora
vediamo cos’è il Fronte Popolare.
È la creatura di un uomo ferito nei suoi sentimenti migliori, nelle sue
idee più sane, direi nel suo cristianesimo. È l’organismo che ha sostituito