Page 8 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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parlerò più a lungo alla fine).


                Lo dedico a Margaret Hassan, la cinquantanovenne che in Iraq

                dirigeva l'organizzazione umanitaria «Care International», che

                agli iracheni aveva dedicato trent'anni della sua vita, che i
                macellai di Allah sequestrarono il 19 ottobre a Bagdad dove

                viveva col marito iracheno, e che a metà novembre uccisero
                sembra col colpo alla nuca. Dico «sembra» perché Al Jazeera

                non ha voluto mandare in onda il video della sua esecuzione, e
                perché alcuni temono che fosse suo il corpo della donna bionda

                trovato dai Marines a Falluja. Un corpo senza braccia e senza
                gambe (accuratamente mozzate), col volto reso irriconoscibile

                da un feroce pestaggio, e la solita pallottola dentro la nuca. Ma
                se non era il suo, quel povero corpo, alla donna bionda di cui

                non conosceremo mai il nome, lo dedico lo stesso. Lo dedico
                anche ai milleduecentoventisei soldati americani che sono morti

                dalla presunta «fine della guerra» a tutt'oggi, fine novembre
                2004, e che ogni giorno muoiono in Iraq ma nessuno li piange

                perché dei morti americani non importa nulla a nessuno. Anzi a

                saperli morti non pochi godono come godono i sadici che a
                Bagdad si divertono a guardare i video commercializzati dai

                tagliatori di teste. Lo dedico anche alle decine e decine di
                ostaggi da mesi e mesi scomparsi nel nulla, in attesa d'essere

                uccisi o uccisi senza che Al Jazeera e i siti Internet si degnino di
                raccontarcelo. E quell'elenco include i due giornalisti francesi

                che grazie ai molti negoziati condotti dal loro governo
                sembravano sulla via per tornare a casa.



                Invece non lo erano affatto e non si sa più dove sono.



                Ma qui mi fermo perché il libro sta per andare in stampa.


                Ciò che segue è una precisa messa a punto professionale e

                morale.




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