Page 292 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
P. 292
In questo non ho merito alcuno: per gli inglesi è normale
mischiare l'humour col macabro. La sa quella delle due donne
che al Luna Park guardano un uomo che mangia le teste dei topi
vivi? Bene.
Inorridita una dice: «Non le mangia mai col pane?». E quella
del famoso attore che è stato ucciso da una bomba, la sa? Bene.
C'è il funerale del famoso attore e tutti gli attori ci vanno.
Mentre la bara cala nella fossa, un attore giovane si china verso
un attore vecchissimo che si chiama Charlie e gli chiede:
«Charlie, quanti anni hai?». «Ottantanove» risponde Charlie.
«Allora è inutile che tu vada a casa» dice l'attore giovane. E va
da sé che, se fosse per me, eviterei di mandarli tutti a casa, gli
attori.
Lo so: lei non ama molto gli attori. Più d'una volta si è vantato
di non avere amici tra gli attori e la gente del cinema. «Gli
attori» dice lei «sono vacche.» Quando non sono vacche, sono
bambini. Ho detto spesso anche questo. E tutti sanno che vi
sono bambini buoni, bambini cattivi, e bambini stupidi. La
maggior parte degli attori, però, sono bambini stupidi. Litigano
sempre, si danno un mucchio di arie, e più mi stanno lontano
più sono felice. Io ho durato molto meno fatica a dirigere
millecinquecento cornacchie che un solo attore. Ho sempre
detto che Walt Disney l'ha inventata giusta. I suoi attori sono di
carta e, quando non gli piacciono, li strappa. Ma se frequentassi
gli attori come farei a viver tranquillo in una vecchia casa di
Hollywood senza piscina? Pensi a Kim Novak.
Non che non sia un'artista, intendiamoci: dipinge benino e nella
seconda parte di Vertigine, quella in cui è bruna e assomiglia
meno a Kim Novak, son riuscito perfino a farla recitare. Però
l'unica ragione per cui presi Kim Novak è che Vera Miles era
incinta.
292