Page 283 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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FoliesBergère con sua moglie, se ne andò dicendo: «Questo è
un mondo di perdizione».
No, no. La storia è diversa e assai più divertente. Avevo trentun
anni, ero sposato da cinque, e scrivevo la sceneggiatura di un
film su una giovane coppia che fa il giro del mondo e di
conseguenza va alle FoliesBergère dove, nell'intervallo, quelle
ragazze fanno anche la danza del ventre. Poiché non avevo mai
visto questa danza del ventre e non riuscivo nemmeno ad
immaginare di che si trattasse, dissi a mia moglie andiamo a
Parigi e ci andammo. Incluse le FoliesBergère.
Venne l'intervallo e chiesi a quello che credevo fosse il
direttore, un tipo in smoking, se potevamo vedere la danza del
ventre. Il tipo disse venite con me e ci caricò su un tassi. Il tassi
si allontanò subito verso vie tortuose ma io e mia moglie
eravamo innocenti e non capimmo. Poi il tassi si fermò dinanzi
a una casa che era una di quelle case e... Bè... Insomma... io e
mia moglie non eravamo mai stati in posti come quelli, capisce,
così restammo terrificati a guardare, capisce, mentre quelle
ragazze facevano certe cose che non erano proprio la danza del
ventre, capisce. Finché io esclamai:
«Ma questo è un mondo di perdizione!» Avevo trentun anni. E
non ero stato che con mia moglie.
Capisco. Certo, oggi, giudicherebbe la faccenda in modo
diverso.
Oh no! Ho sessantaquattr'anni e posso giurare di non aver mai
conosciuto altra donna fuorché mia moglie. Né prima né dopo il
matrimonio. Mi sposai che ero vergine, lo giuro, e il sesso mi ha
sempre interessato pochino. Io non capisco quelli che perdono
tanto tempo dietro al sesso: il sesso è una roba da bambini, da
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