Page 276 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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sterminandoli a colpi di becco. Hitchcock veniva da Hollywood,
                mi precipitai all'aeroporto di Nizza a riceverlo. Tre ore dopo ero

                nella sua stanza al quarto piano del Carlton Hotel e lo guardavo
                come  Veronique  Passani,  mia  collega  in  giornalismo,  aveva

                guardato al primo incontro Gregory Peck: che poi è riuscita a
                sposare.  Non  che  fosse  bello  come  Gregory  Peck.  Ad  essere

                obbiettivi, era decisamente schifoso: gonfio, paonazzo, una foca

                vestita da uomo. Non gli mancavan che i baffi. Da quel grasso
                di  foca  il  sudore  colava  copioso  ed  olioso,  in  più  fumava  un

                puzzolentissimo  sigaro  che  aveva  il  solo  vantaggio  di
                nasconderlo per lunghi secondi dietro una densa nube azzurrina.

                Ma  era  Hitchcock,  il  mio  carissimo  Hitchcock,  il  mio
                incomparabile  Hitchcock,  ed  ogni  sua  frase  sarebbe  stata  una

                perla di novità e di allegria. Allo stesso modo in cui si è portati
                a pensare che gli intellettuali siano necessariamente intelligenti,

                le dive necessariamente bellissime, i preti necessariamente dei
                santi, io pensavo infatti che Hitchcock fosse l'uomo più spiritoso

                del mondo.



                Non  lo  è.  Tutto  il  suo  umorismo  si  conclude  in  cinque  o  sei
                barzellette, due o tre giochi macabri, sette o otto battute che da

                anni ripete con la monotonia di un disco incantato. Ogni volta
                che  incominciava  un  discorso,  con  quella  voce  sonora,

                prevedevo come l'avrebbe concluso: lo avevo già letto. Del resto
                lo pronunciava come se fosse stato il primo a saperlo: le mani

                congiunte sul petto, gli occhi al soffitto, l'aria di un bimbo che
                recita  una  lezione  imparata  a  memoria.  Non  era  nuova

                nemmeno la sua confessione di castità, di completo disinteresse
                pel  sesso.  Tutti  sanno  che  Hitchcock  non  ha  mai  conosciuto

                altra  donna  fuorché  sua  moglie,  non  ha  mai  desiderato  altra
                donna fuorché sua moglie: e non già perché sia innamorato di

                sua moglie ma perché le donne non lo interessano. Il che non
                significa  che  gli  piacciano  gli  uomini,  per  carità:  certi

                deviazionismi  sono  da  lui  giudicati  con  giusto  e  doloroso



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