Page 137 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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sciocchezze. La folla, intanto, impazziva. «Cari!» disse Jayne
guardando i cretini sulle tribune e sui marciapiedi. «Cari,
adorati!» Poi salì sul palco, stampò un bacio sulla guancia
dell'intervistatore, che per tutta la sera evitò di pulirsi dicendo
che quel bacio glielo aveva dato Jayne Mansfield e, con la
vocina strozzata dall'emozione, le mani sul cuore, la lacrima che
finalmente scendeva dalle ciglia finte, esclamò: «Miei! Tutti
miei!».
Poi scese, si diresse verso le tribune per firmare gli autografi.
«Jayne,» supplicava Mister Universo
«il film incomincia.» «Lascialo incominciare, questo mi
diverte di più» rispose Jayne. E firmava, firmava, firmava.
Quando fu chiaro che non avrebbe potuto firmare per quelli che
stavano in alto sulla tribuna, chiese a Mister Universo di
sollevarla come fa a casa e così, sospesa, mentre il vento le
sollevava sopra le gambe lo strascico e il vestito, ancora firmò.
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