Page 48 - Diventa un artista del disegno
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Non vi è nulla in queste prime formule che disturbi la contemplazione del

         richiamo  emotivo  della  pura  forma  e  del  puro  colore.  A  coloro  che  si

         avvicinano a un quadro con l'idea che la rappresentazione della natura, il
         "farlo  sembrare  la  vera  realtà",  sia  l'unico  scopo  della  pittura,  quanto

         strano deve sembrare l'aspetto di dipinti come quelli di Botticelli.



         La moltitudine di dettagli dell'osservazione visiva nell'arte tende alla fine

         ad offuscare l'idea principale e a disturbare l'ampio senso di progettazione
         da cui dipende gran parte del richiamo immaginativo di un'opera d'arte. La
         grande  quantità  di  nuove  conoscenze  visive  che  i  movimenti  realistici

         dell'Ottocento hanno portato alla luce è particolarmente soggetta in questo

         momento a oscurare le qualità più semplici e più primitive sulle quali è
         costruita tutta la buona arte.



         All'apice di quel movimento il disegno a tratto andò fuori moda, mentre

         nelle scuole il carboncino, e un'orribile cosa chiamata sfumino, presero il

         posto della punta. Il carboncino è un buon mezzo espressivo in un'abile
         mano, ma si adatta meglio al disegno per volumi che al disegno a tratto.
         Meno si dice dello sfumino meglio è, tuttavia credo che si trovi ancora in

         qualche scuola.



         Il disegno a tratto sta felicemente tornando, e niente è così calcolato da

         dare  nuova  vita  e  forza  ai  capricci  della  pittura  realistica  e  far  tornare
         nell'arte un buon senso della progettazione.




         Questo oscurare il richiamo diretto dell'arte tramite l'accumulo di troppi
         dettagli realistici, e la perdita di potere che comporta, è la causa per cui gli

         artisti  a  volte  sono  tornati  a  una  convenzione  più  primitiva.  C'era  il
         movimento arcaizzante in Grecia, e uomini come Rossetti e Burne-Jones

         trovarono un mezzo migliore per esprimere le cose che li emozionavano
         nella  tecnica  del  Trecento.  E  indubbiamente  era  una  sensazione

         dell'indebolente influenza sull'arte, quale forza espressiva, delle elaborate
         realizzazioni  della  scuola  moderna,  che  spinse  Puvis  de  Chavannes  a

         inventarsi la propria maniera decisamente primitiva. Si può notare che in
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