Page 43 - Diventa un artista del disegno
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IV. IL DISEGNO
A TRATTO
La maggior parte delle prime forme di disegno a noi note nella storia,
come quelle del bambino di cui parlavamo nel capitolo precedente,
appartengono prevalentemente al disegno di puro contorno.
Si tratta di un fatto sorprendente se consideriamo la parentela piuttosto
lontana tra le linee e tutti i fenomeni visivi. Si può dire che i contorni
esistono nell'aspetto soltanto come confini dei volumi. Ma anche in questo
caso una linea sembra una povera cosa dal punto di vista visivo,
considerato che i confini non sono sempre definiti chiaramente, ma si
fondono continuamente nel volume circostante e si perdono per poi
riapparire successivamente di nuovo definiti. La sua relazione con
l'aspetto visivo non basta per giustificare l'istinto del disegno a tratto.
Essa proviene, credo, come è già stato detto, dal senso del tatto. Quando si
tocca un oggetto questo non si fonde con il volume circostante, ma i suoi
limiti sono chiaramente definiti, che la mente percepisce istintivamente
come una linea.
Vi è un'attrattiva più diretta per l'immaginazione nel disegno a tratto che
in quasi ogni altra arte pittorica. Lo stimolo emotivo dato da un buon
disegno è dovuto soprattutto allo studio della linea. Anche il potere della
linea di dirigere istintivamente l'occhio sul suo percorso è di enorme
valore, poiché permette all'artista di concentrare l'attenzione
dell'osservatore dove desidera. Poi vi è un senso armonico nelle linee e
nelle relazioni tra esse, una sinfonia di linee che si trova alla base della
buona arte. Ma di questo parleremo più avanti a proposito del ritmo della
linea.
La maggior parte degli artisti il cui lavoro fa grande presa
sull'immaginazione sono bravi per quanto riguarda il valore della linea.
Blake, la cui conoscenza visiva era di così irrilevante entità, ma le cui