Page 220 - Diventa un artista del disegno
P. 220
E, d'altro canto, se il soggetto richiede un eccesso di quiete e
contemplazione, il peso sulla bilancia sarà maggiore dalla parte delle linee
diritte. Tuttavia un dipinto interamente composto da ricche curve ondulate
è una cosa troppo inquietante da contemplare, e diventerebbe molto
irritante. Dei due estremi, quello composto interamente da linee diritte
sarebbe preferibile a uno che non possiede forme squadrate ad attenuare la
ricchezza delle curve.
Infatti le linee diritte sono eloquenti rispetto alle cose più profonde e
consolidate della vita, alle forze che governano e controllano la vita, e
all'infinito; mentre invece le curve ricche (ovvero le curve più lontane
dalla linee diritta) sembrano essere espressive dell'energia incontrollata e
delle più esuberanti gioie della vita. Il vizio sarà anche l'eccesso in
qualsiasi direzione, ma l'ascetismo è stato generalmente accettato come
vizio più nobile della voluttuosità. L'arte rococò del Settecento è un
esempio dell'uso eccessivo delle forme curve, e, come tutti gli eccessi
nelle gioie della vita, è vizioso ed è lo stile decorativo preferito nei luoghi
di intrattenimento volgari.
L'uso eccessivo delle linee diritte e delle forme squadrate si può vedere in
alcune architetture egizie antiche, ma tale austerità originariamente era,
senza dubbio, attenuata dall'uso del colore, e in ogni caso è più nobile e
più raffinata della viziosa maestria dell'arte rococò.
Abbiamo visto come i greci bilanciavano le linee diritte delle forme
architettoniche con le ricche linee delle sculture che impiegavano così
eccessivamente nei loro templi. Tuttavia l'equilibrio era sempre mantenuto
dalla parte delle linee squadrate e mai dalla parte dell'esagerata rotondità.
Ed è da questa parte che sembrerebbe stare l'equilibrio nell'arte più
raffinata. Perfino le curve più raffinate sono quelle che si avvicinano alla
linea diritta piuttosto che al cerchio, che errano dalla parte della piattezza
più che della rotondità.
Tra toni opachi e sfumati