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aereo potrebbe provocare la ritrazione delle ali. È un "nonsenso" fisico: per
via dell'energia cinetica, le parti spezzate delle ali si sarebbero spostate in
avanti e non indietro, lungo la fusoliera, e avrebbero colpito in pieno la
facciata con la parte frontale. Intanto però, il ragionamento dimentica che i
reattori - due tra le parti più resistenti dell'aereo - sono fissati sulle ali
stesse e avrebbero inevitabilmente "lasciato una traccia" sulla facciata.
Infine, per spiegare come il Boeing sia potuto sfuggire ai caccia che lo
inseguivano, Hoaxbuster si lancia in una spiegazione curiosa: "Il volo
AA77 si è schiantato sul Pentagono alle 9,43. I caccia americani sono
decollati alle 10,00 (più di mezz'ora dopo il crash) e si sono accontentati
di seguire il volo 93 che aveva terminato la sua rotta a Shanksville in
Pennsylvania. E anche se avessero inseguito l'aereo, non lo avrebbero
mai abbattuto sopra una zona urbana (il che avrebbe significato
provocare molte più vittime)". Non si sa da dove siano state attinte queste
affermazioni; oltretutto perché il NORAD, al contrario, ha fatto sapere
ufficialmente che due F16 sono decollati alle 9,30 (vedi Allegati), ossia sei
minuti dopo che il dirottamento era stato segnalato dalla FAA e
trentacinque minuti dopo che il trasponder dell'aereo era stato spento. E
così Hoaxbuster, per volare in soccorso della versione ufficiale, finisce per
contraddirla.
Come spiegare "la sopravvalutazione" che i giornalisti hanno fatto di
questi due siti chiaramente poco qualificati per questo tipo di lavoro? Gli
stessi gestori di Hoaxbuster riconoscono tuttavia: "non siamo esperti né di
aeronautica, né di crash aerei, né di esplosivi". Paradossalmente, dopo
aver tentato di screditare un libro d'inchiesta dicendo che riportava "dicerie
su Internet", alcuni giornali non si sono fatti alcun problema ad attingere,
con grande condiscendenza, a dei siti Internet relativamente poco
competenti su un terreno così tecnico...
Per esempio, perché questi giornali hanno citato tanti esperti - anonimi -
contraddicendo a volte le loro affermazioni a proposito dell'esistenza di
frammenti? Perché non hanno citato Frangois Grangier, esperto di
inchieste in seguito a incidenti, di solito invitato dai media a esprimersi
sulle catastrofi aeree? È forse perché ha riconosciuto pubblicamente che il
Boeing non avrebbe potuto, in nessun caso, colpire la facciata: "La sola
cosa certa, quando si guarda la fotografia della facciata, che è intatta, è
che l'aereo non è passato di li. Non è difficile immaginare che un aereo di
questa grandezza non possa passare da una finestra lasciandone indenne
Thierry Meyssan 13 2002 - Il Pentagate