Page 104 - Papaveri e papere
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Stesso entusiasmo manifestò nel 2007 per la bella venezuelana Aida
Yespica, alla quale sospirò malandrino: «Io con te andrei ovunque». E a
Mara Carfagna: «Guardatela, se non fossi già sposato, me la
sposerei…» La legittima consorte, com’è noto, se ne ebbe a male, con
tanto di lettera pubblica al quotidiano arcinemico Repubblica.
Sul fascino dell’eterno femminino ama intrattenersi anche
pubblicamente con i colleghi stranieri. A un duro vertice europeo, per
stemperare la tensione, il Nostro propose: «Parliamo di calcio e di
donne…» e per essere più specifico si rivolse all’allora cancelliere
tedesco Schròder. «Tu, per esempio, Gerhard, che hai avuto quattro
mogli, cosa ci puoi dire delle donne?» Col premier danese, l’avvenente
Anders Fogh Rasmussen, si va più sul personale: «Rasmussen è il primo
ministro più bello d’Europa», osserva Berlusconi. «Penso di presentarlo
a mia moglie perché è anche più bello di Cacciari. Con tutto quello che
si dice in giro… Povera donna…» E al danese che lo guarda stranito,
aggiunge in broken English: «You don’t know the history. I’il tell you
after», non sai la storia, ti dico dopo. La signora Lario non commenta,
Massimo Cacciari sì: «Mi sembra una stupidaggine totale».
Più sfortunata Lady Margaret Thatcher, che è sempre piaciuta molto
all’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ma non
altrettanto a Berlusconi. La stima, la venera come eroina della lotta
ideologica al comunismo, ma quanto al resto, zero o peggio: «Se fosse
stata una gnocca, me la ricorderei», dichiara nel luglio 2007, e perfino il
sinistrorso Independent si infuria in nome del patriottismo britannico.
La famosa «gnocca», da pronunciarsi «nyokka» – spiega serio il
corrispondente da Milano – è «un termine volgare dal significato di
‘vulva’, la definizione standard utilizzata da operai edili, camionisti e
primi ministri di lungo corso nei confronti di qualsiasi donna attraente
che incroci il loro cammino». Ben altro uomo Francois Mitterrand, per
il quale la Thatcher aveva «gli occhi di Caligola e la bocca di Marilyn
Monroe». Evidentemente, commenta L'Independent, «l’attenzione di
Berlusconi era focalizzata altrove».
Anche in Russia i commenti, in certe occasioni, non paiono entusiastici.
Accompagnato da Putin, il nostro premier visita lo stabilimento Merloni
di Lipetsk. Il cronista del giornale russo Kommersant prima annota la
sua frase a zar Vladimir: «Voglio baciare la lavoratrice più brava e più
bella». Quindi racconta come l’intenzione è stata messa in atto. «Si è
avvicinato a una donna grande come la Sardegna… Lei si è scansata ma