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cari. Supereremo la tragedia nazionale e le perdite personali. Col tempo
le nostre ferite si cicatrizzeranno e ci solleveremo. Di fronte a tutto questo
Male, restiamo forti e uniti, 'una nazione sotto lo sguardo di Dio'.
Per tutto ciò io sottoscritto George W. Bush, Presidente degli Stati Uniti
d'America, in virtù dell'autorità conferitami dalla Costituzione e dal
diritto degli Stati Uniti, proclamo venerdì 14 settembre 2001 Giornata
nazionale di preghiera e di commemorazione per le vittime degli attacchi
terroristici dell'11 settembre 2001. Che il popolo degli Stati Uniti e i
luoghi di culto ricordino questa Giornata di preghiera e di
commemorazione tenendo a mezzogiorno i servizi commemorativi e
suonando le campane e, la sera, veglie di preghiera e accendendo
candele. Invito i datori di lavoro a concedere ai loro impiegati di
assentarsi durante l'ora di pranzo per assistere alle celebrazioni di
mezzogiorno. Invito i popoli che condividono il nostro dolore a unirsi a
noi in questi riti solenni.
In fede, sottoscrivo con la mia firma, in questo tredicesimo giorno di
settembre dell'anno 2001 di Nostro Signore, 226° anno dell'indipendenza
degli Stati Uniti d'America".
Una cerimonia senza precedenti si svolge alla Cattedrale Nazionale. Il
presidente Bush e la sua signora, quattro ex presidenti (B. Clinton, G. Bush
padre, J. Carter e G. Ford), la quasi totalità dei senatori e dei membri della
Camera dei rappresentanti pregano insieme. La celebrazione è condotta da
un cardinale, un rabino, un imam. Il telepredicatore più noto del mondo, il
pastore Billy Graham, che quindici anni prima convertì George W. Bush,
recita un'omelia: "Una delle cose di cui abbiamo più bisogno in questo
paese è una rinascita spirituale. In America c'è bisogno di una rinascita
spirituale. La parola di Dio ci ha trasmesso, nel corso dei secoli, che
dobbiamo pentirci dei nostri peccati, rivolgerci a Lui, e Lui ci darà
nuovamente la sua benedizione [...] Ora la scelta sta a noi: implodere e
disintegrarci emozionalmente e spiritualmente come popolo e come
nazione, oppure farci più forti attraverso queste prove, ricostruire su
fondamenta solide. lo credo che stiamo per ricominciare a costruire su
queste fondamenta. Fondamenta che sono la nostra fede in Dio [...]
Sappiamo anche che il Signore darà saggezza, coraggio e forza al
Presidente e a chi lo circonda. E ci ricorderemo di questo giorno come di
una Vittoria".
Il presidente Bush sale in cattedra e recita anche lui un'omelia. È stata
Thierry Meyssan 43 2002 - L'Incredibile menzogna