Page 46 - L'Incredibile menzogna
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(compresa   la   Russia)   e   di   numerosi   altri   paesi   in   tutti   i   continenti,

            seguendo la preghiera del Presidente degli Stati Uniti, osservano tre minuti
            di silenzio in memoria delle vittime degli attentati. Dimostrando così, tutti,
            la tacita accettazione della leadership di un fondamentalista illuminato che
            annuncia loro la sua intenzione di condurli in una "battaglia gigantesca

            contro il Male". Il delirio mistico-politico dei telepredicatori non sarà forse
            contagioso?
               Né lo shock psicologico, né il rispetto che si prova per i defunti possono

            spiegare un fervore religioso così intenso. Se gli Stati Uniti sono fin
            dall'origine una teocrazia fondata da puritani sfuggiti all'intolleranza della
            Corona   britannica,   non   sono   tuttavia   quella   nazione   bigotta   dove   i
            telepredicatori si comportano da strateghi. Del resto non esiste nessun

            precedente   storico   di   un   presidente   americano   che   pronuncia   una
            dichiarazione di guerra in una cattedrale.
               L'appello di George W. Bush ai "popoli del mondo che condividono il

            nostro dolore di unirsi a noi in questi riti solenni [le cerimonie religiose]"
            è stato accolto perfino nella laica Francia. Così, i due capi dell'esecutivo, il
            presidente Jacques Chirac e il primo ministro Lionel Jospin hanno firmato,

            il 12 settembre, un decreto così redatto:  "Venerdì 14 settembre 2001 è
            proclamato   giorno   di   lutto   nazionale   in   omaggio   alle   vittime   degli
            attentati commessi contro gli Stati Uniti d'America l'11 settembre 2001 ".

            Accompagnati da una corte di eletti e di ministri, la sera prima avevano
            assistito a un servizio ecumenico presso la chiesa americana di Parigi.
            Insieme, avevano intonato il celebre canto  "God Bless America!"  (Dio
            benedica l'America!).

               Queste preghiere imposte per decreto hanno suscitato, qua e là, vivaci
            polemiche. Alcuni oppositori hanno notato che questo agitarsi a livello
            mondiale   sembrava   confermare   che   le  migliaia  di   vittime   statunitensi

            valessero più di tutte le vittime dei recenti genocidi, delle quali nessuna ha
            avuto diritto a un simile omaggio. Possiamo interpretare questa diatriba
            come un rifiuto della manipolazione politica del sentimento religioso. Tre
            minuti di silenzio per prendere coscienza che i conflitti possono regolarsi

            pacificamente, senza ricorrere al terrorismo, avrebbero avuto il consenso di
            tutti, ma non una preghiera per le sole vittime del terrorismo in territorio
            americano. Queste cerimonie non esprimono un'aspirazione collettiva alla

            pace, ma mirano a giustificare la vendetta che seguirà.
               Questo momento di preghiera rappresenta una svolta storica. Gli Stati




            Thierry Meyssan                                45             2002 - L'Incredibile menzogna
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