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Uniti sono entrati in guerra quando il loro inno nazionale è risuonato nella
cattedrale, scriverà in seguito il Washington Post. Una constatazione che si
può estendere: il mondo è entrato in guerra associandosi al lutto
americano.
Domandiamoci allora come questo omaggio unanime sia stato
organizzato. A differenza della mobilitazione delle alleanze militari,
nessun trattato internazionale prevede l'obbligo di raccoglimento se gli
USA sono in lutto. E tuttavia è stato più facile e più rapido decretare un
lutto internazionale piuttosto che utilizzare i trattati della NATO,
dell'ANZUS (Australia New Zeland United States) e dell'OAS
(Organization of American States). A guardare più da vicino, si nota che il
decreto francese è stato firmato da Jacques Chirac e Lionel Jospin il 12
settembre, cioè prima che George Bush decretasse il lutto americano. Una
tale operazione su scala mondiale rende necessaria che venga attivata una
potente rete di influenza capace di fare pressione sulla quasi totalità dei
governi. Ma, soprattutto, questa operazione politica ha un fine preciso:
strumentalizzando il sentimento religioso, il governo americano ha
sacralizzato sia le vittime degli attentati che la sua versione dei fatti.
Ormai, nel mondo intero, qualunque obiezione alla verità ufficiale sarà
vissuta come un sacrilegio.
Il dispositivo che è stato utilizzato per imporre questo lutto nazionale è
stato formalizzato in segreto nell'ottobre 2001. Un Ufficio per l'influenza
strategica (Office for the Strategic Influence) è stato organizzato al
Pentagono, sotto il comando del generale Simon Pete Worden, ex capo
dell'US Space Command. Questo organismo è legato ai Programmi di
informazione internazionale (International Informations Programs) del
dipartimento di stato - che comprende le trasmissioni della radio Voice of
America - attraverso la mediazione del Gruppo militare di informazione
internazionale (International Military Information Group) del colonnello
Brad Ward e lavora ormai a pieno regime per manipolare le opinioni
pubbliche e i governi occidentali.
7. Pieni poteri
Durante la mattina del 14 settembre, il Congresso degli Stati Uniti
autorizza il presidente George W. Bush a ricorrere a "ogni azione
necessaria e appropriata contro qualunque stato, organizzazione o
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