Page 40 - L'Incredibile menzogna
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così esaurienti - della CIA e dei progressi - troppo rapidi - dell'indagine
dell'FBI. Temono che, per rassicurare l'opinione pubblica americana, il
presidente Bush indichi frettolosamente un colpevole di comodo e trascini
il suo paese in una risposta militare immediata e sproporzionata.
Quello stesso giorno il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adotta
la risoluzione 1368 che riconosce "i/ diritto inerente [gli Stati Uniti] alla
legittima difesa individuale o collettiva conformemente alla Carta [di San
Francisco]". E dichiara che: "Il Consiglio di sicurezza fa appello a tutti gli
stati perché collaborino per consegnare alla giustizia gli autori, gli
organizzatori e i mandanti di questi attacchi terroristici sottolineando che,
coloro che si assumono la responsabilità di aiutare, sostenere e ospitare
gli autori, gli organizzatori e i mandanti di questi atti, dovranno renderne
conto". In altre parole il Consiglio di sicurezza riconosce agli Stati Uniti il
diritto a violare, se necessario, la sovranità degli stati che proteggono gli
autori degli attentati al fine di arrestare i terroristi e consegnarli alla
giustizia internazionale. Ciononostante, non autorizza gli Stati Uniti a farsi
giustizia da soli o ad attaccare altri stati o rovesciarne i governi.
In serata, il Consiglio della NATO si riunisce a porte chiuse. Gli stati
membri decidono di dare assistenza agli Stati Uniti - ma non di impegnare
le loro forze armate - per fronteggiare l'attacco che hanno subito. Il
Consiglio è stato insolitamente teso. Alcuni membri pensano che gli
attentati possano essere stati ordinati dall'interno dell'apparato di stato
americano, e rifiutano di essere coinvolti in una "guerra al terrorismo"
dagli obiettivi e dai limiti mal definiti. Al termine della riunione, il
segretario generale della NATO, Lord George Robertson, dichiara: "Se
viene confermato che questo attacco è stato diretto contro gli Stati Uniti
da un paese straniero (sic) questo sarà assimilato a un'azione
riconducibile all'articolo 5 del Trattato di Washington". Preoccupato per
lo sviluppo degli avvenimenti, il presidente francese Jacques Chirac
telefona a George W. Bush ricordandogli che la Francia si è sempre
dimostrata l'alleato più fedele degli Stati Uniti, seppure non il più docile, e
gli spiega educatamente che la decisione del Consiglio atlantico non è un
assegno in bianco, un'adesione cieca alla politica americana.
Alcuni giorni dopo Jacques Chirac si reca negli Stati Uniti in occasione
di una visita prevista da tempo. Da un lato moltiplica le dichiarazioni di
solidarietà con il popolo americano, dall'altra organizza una conferenza
stampa congiunta con il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi
Thierry Meyssan 39 2002 - L'Incredibile menzogna