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Presidente, pubblica un articolo sul sito internet del Washington Post in cui
puntualizza:
"Al governo si dovrebbe affidare la missione di fornire una risposta
sistematica che condurrà, si spera, allo stesso risultato di quella che seguì
l'attacco a Pearl Harbor: la distruzione del sistema responsabile di
quell'attacco. Questo sistema è una rete di organizzazioni terroristiche
collocate nelle capitali di alcuni paesi. In molti casi non li penalizziamo
per il fatto di ospitare queste organizzazioni. In altri, abbiamo addirittura
rapporti quasi normali con questi stati [...] Ancora non sappiamo se
Osama Bin Laden sia responsabile di queste azioni, anche se hanno i
connotati di un'operazione di stampo Bin Laden. Resta il fatto che ogni
governo che ospiti gruppi in grado di commettere questo tipo di attacchi,
anche se questi gruppi non hanno partecipato a quelli di oggi, dovrà
pagare un prezzo esorbitante. Dovremo dare la nostra risposta con calma
e ponderazione, ma inesorabilmente".
***
Mentre l'opinione pubblica americana è sotto shock e piange i suoi
morti, il 12 e il 13 settembre sull'amministrazione statunitense e sulle
cancellerie del mondo intero, pesano tre domande: George W. Bush
indicherà Al Qaeda come responsabile degli attentati? Che tipo di azione
condurrà in Afghanistan? Coinvolgerà il suo paese in una guerra a lungo
termine contro tutti i suoi reali o presunti nemici?
Ufficiali americani moltiplicano le dichiarazioni ai media indicando
Osama Bin Laden e la sua organizzazione Al Qaeda come mandante
esecutore degli attentati. Il capo della CIA, George Tenet, presenta al
presidente Bush una serie di rapporti relativi a intercettazioni delle
comunicazioni di Al Qaeda l'11 settembre. Gli attentati, pianificati da due
anni, sarebbero solo i primi di una lunga serie, anche il Campidoglio e la
Casa Bianca figuravano come bersagli. I dirigenti di Al Qaeda avrebbero
creduto, sbagliando, di aver colpito diversi obiettivi. Sembra che abbiano
"ringraziato Dio per le esplosioni al Campidoglio", e avrebbero lodato la
distruzione della Casa Bianca e celebrato "il piano del dottore" (ovvero il
dottor Ayman Zawahri, braccio destro di Osama Bin Laden). Abu
Zubayda, già sospettato di essere l'organizzatore dell'attentato contro la
portaerei USS Cole nell'ottobre 2000, avrebbe fatto scattare l'operazione
Thierry Meyssan 37 2002 - L'Incredibile menzogna