Page 64 - Il grande dizionario della metamedicina
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CROSTE DA LATTE:vedi Ghiandole Sebacee.
     CRUP:  infiammazione  della  laringe,  della  trachea  e  dei  bronchi,  che  si  riscontra  più  sovente  nei  bambini,  da  non
     confondere con il falso Crup. Si usa quindi il nome di vero Crup per indicare una difterite laringea che può mettere
     in pericolo la vita del bambino. Vedi Difterite.

     Il bambino prova un grande senso di insicurezza, misto a rabbia, che non sa come esprimere?
     CRURALE: vedi Nervo crurale alla voce Coscia.
     CUOIO CAPELLUTO:
     → Cuoio capelluto secco: il cuoio capelluto secco, che si desquama, è spesso segno di aridità della mente: la
     persona può avere la tendenza a lasciare che gli altri decidano per lei.

     Ho l’abitudine di lasciare decidere gli altri per me?
     →  Cuoio  capelluto  grasso:  è  molto  spesso  segno  di un’attività  troppo  intensa  del  pensiero,  incentrato  sulle
     proprie preoccupazioni personali.
     Nel caso di cuoio capelluto secco, la persona dovrebbe far lavorare di più la propria materia grigia. Nel caso del
     cuoio  capelluto  grasso,  dovrebbe  invece  moderarne  l’attività  occupandosi  di  altre  cose  in  modo  da  rilassare  la
     mente.
     Sono troppo assorbito dai miei pensieri, dalla ricerca di soluzioni o dalle mie preoccupazioni?
     →Prurito al cuoio capelluto:
     Sono preoccupato e impaziente per le risposte che devo dare o le soluzioni da trovare?
     → Eczema al cuoio capelluto: vedi Eczema.

     → Alopecia areata: vedi Capelli.
     → Forfora: cellule morte in gran numero che si staccano sotto forma di squame bianche visibili. Vedi Dermatite
     seborroica alla voce Dermatite.
     Ho la sensazione di mancare di appoggio per ciò che penso o provo?
     Ho paura di essere colto in fallo se non prendo la decisione giusta o se sbaglio nel giudicare le cose?
     → Psoriasi al cuoio capelluto: vedi Psoriasi.
     → Tigna del cuoio capelluto: vedi Micosi.
     CUORE: al tempo stesso muscolo e pompa, il cuore rappresenta la nostra motivazione a vivere. Se si ha l’impressione
     di non dover fare molti sforzi per vivere, si richiede poco lavoro al cuore. Se invece si ha la sensazione che tutto
     richieda  uno  sforzo,  che  la  vita  sia  una  continua  lotta,  se  si  accetta  l’idea  che,  per  essere  coraggiosi,  si  debba
     lavorare molto, senza mai fermarsi o lamentarsi, si potrebbe chiedere al nostro cuore uno sforzo eccessivo e in tal
     modo sfiancarlo.
     I  problemi  al  cuoreriguardanogli  sforzi  che  facciamo  per  viveree  perdifendere  ciò  a  cui  teniamo.  Inoltre,  le
     emozioni negative hanno un effetto sfavorevole sul suo buon funzionamento. Ogni volta che proviamo una simile
     emozione,  creiamo  un  blocco  di  energia  nella  zona  del  plesso  solare  (centro  emozionale).  Questo  fa  diminuire
     l’energia disponibile di cui il nostro organismo necessita per sopravvivere. Il cuore, allora, interviene pompando
     più forte per far circolare l’energia.
     Possiamo osservare questo fenomeno quando proviamo paura. L’energia si blocca a livello del plesso solare, il
     cuore pompa molto velocemente e il respiro diventa più rapido. Se l’emozione è troppo intensa, può esserci anche
     perdita di coscienza provocata da una mancanza di energia, per qualche istante, al cervello. Se la mancanza dura
     troppo a lungo, può insorgere lo stato di coma. Quindi, qualunque emozione derivata da paura, angoscia, colpa,
     rabbia e persino una gioia troppo grande possono danneggiare il cuore provocando malesseri e problemi cardiaci.
     Invece la pace, la serenità, la gioia di vivere possono garantirci un cuore perfettamente sano.

     →Angina pectoris:
     Ho paura di perdere ciò a cui tengo (un figlio, un partner, la casa, l’azienda, il lavoro ecc.)?
     Ho perduto ciò che mi consentiva di vivere (il mio impiego, le mie entrate, i miei fondi pensione ecc.)?
     →Angina pectoris cronica:
     Vivo nella paura costante di perdere ciò a cui tengo?
     Ho la sensazione di dover stare sempre in guardia, attento alle spese famigliari o ad assicurare la sopravvivenza
     della mia azienda?

     → Infarto del miocardio: il miocardio è irrorato dalle arterie coronarie. Se per qualche ragione le cellule di questo
     muscolo  non  possono  essere  alimentate  con  l’ossigeno,  muoiono  e  si  necrotizzano.  L’infarto  del  miocardio
     sopravviene quando una zona più o meno estesa del muscolo cardiaco (miocardio) si necrotizza. Se l’area colpita è
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