Page 65 - Il grande dizionario della metamedicina
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molto estesa, il funzionamento della pompa cardiaca può risultarne alterato, dando luogo a un’insufficienza cardiaca.
Un grande stress emotivo legato a una perdita o alla paura di perdere ciò a cui teniamo molto (una persona,
un’azienda, una casa, un impiego ecc.) genera un aumento della pressione arteriosa. Questa a sua volta fa salire il
livello di colesterolo per proteggere le arterie che rischiano l’usura per l’aumento della circolazione sanguigna. Il
colesterolo alto può a sua volta provocare l’insorgere di placche aretomatose che possono bloccare una coronaria
causando una trombosi in una delle arterie che irrorano il cuore. L’ostruzione priva una zona del muscolo cardiaco
dell’apporto di ossigeno, causando l’infarto del miocardio.
Può anche darsi il caso di un ritorno dell’onda di shock. Ovvero, può capitare che dopo un lungo periodo di grande
stress per la paura di perdere ciò a cui teniamo, la situazione torni serena. Il rilassamento dallo stress può
originare un grave spasmo a livello delle arterie coronarie che può bloccare temporaneamente l’alimentazione delle
cellule del miocardio, e da qui l’infarto. A seconda dell’intensità o della durata del blocco l’infarto potrà essere
fatale o meno alla persona che ne è colpita.
Monia mi scrisse per chiedermi consiglio: «Avrei bisogno del suo aiuto per capire quello che mi succede. Ho solo
trentasette anni, ma non posso più fare attività fisica, mi basta salire le scale per rimanere senza fiato. Sono
ingrassata. Vorrei tanto ritrovare l’energia che avevo prima di ammalarmi». Monia aveva aperto una piccola libreria
che funzionava bene. Spinto dal successo dell’attività della moglie, Jean-Alain le proprose di investire nella
pubblicazione di libri di cui lui si sarebbe occupato. Per farlo, dovettero ricorrere a grossi prestiti. La casa editrice
non raggiunse gli obiettivi auspicati, impedendo loro di rimborsare il creditore principale, che li minacciò di
pignorare il magazzino per recuperare il credito. Per Monia la libreria era il suo bambino, non riusciva ad accettare
l’idea di perdere i frutti di anni di lavoro. Per oltre un anno tentò di salvarla, vivendo in uno stato di stress continuo.
Infine, si presentò la soluzione: trovò un compratore disposto a rilevare la libreria. Il giorno in cui firmò i documenti
di vendita lo stress l’abbandonò, ma la sera fu presa da forti dolori al petto che le impedivano di respirare. È ciò
che possiamo chiamare un ritorno dell’onda di shock: ebbe un infarto al miocardio, da cui si riprese. I sintomi che
aveva quando mi scrisse appartenevano all’azione del suo parasimpatico, «parasimpacotonia» o fase di riparazione
dell’organismo che, per poter procedere alla riparazione, riduceva al minimo le sue forze.
Ho raddoppiato gli sforzi per salvare la mia azienda, conservare la mia casa, avere l’affidamento di mio
figlio…?
Ho la sensazione di aver dovuto lottare per conservare o recuperare ciò a cui tenevo, al punto da trascurare la
mia salute e il mio benessere?
L’infarto può anche dipendere da una paura generata dall’influenza di un medico che cerca di proteggere il suo
paziente. Si tratta di una patologia chiamata «iatrogena». Vedi Malattie iatrogene.
Una partecipante ai miei seminari aveva avuto un infarto del miocardio senza aver mai sofferto di angina o aver
temuto di perdere ciò a cui teneva. Nella seduta mi raccontò che due anni prima di essere colpita dall’infarto era
stata dal medico per una visita di controllo, raccomandata dal suo datore di lavoro. Uscendo dallo studio, si era
accesa una sigaretta e il medico le aveva detto: «Se continui a fumare, tra due anni ti verrà un infarto!» Cosa
successe? Nel subconscio, ogni volta che si accendeva una sigaretta, la frase del medico le tornava in mente, così
come la conclusione: «sigaretta = infarto». Ebbe un infarto esattamente due anni dopo la «predizione». La forza del
pensiero o quella della prognosi?
→ Insufficienza coronarica: mancanza di sangue al miocardio, dovuta al restringimento delle arterie che lo
irrorano.
Credo che la vita sia una lotta?
Mi sento forse spossato dalle battaglie che ho dovuto affrontare?
Ho la sensazione che uno dei miei cari risucchi la mia energia?
→ Ostruzione della vena cava: un’ostruzione è un intasamento, un ostacolo che si forma in un vaso sanguigno, che
causa un danno o anche l’arresto della circolazione. Le vene cave superiori sono tronchi venosi che assicurano il
ritorno del sangue al cuore, nell’atrio destro. La vena cava superiore raccoglie il sangue venoso della regione
sovradiaframmatica, quella inferiore il sangue della regione sottodiaframmatica. Un problema con una vena cava
riguarderà le difficoltà che incontriamo nella vita. Prima di questa ostruzione:
Ho avuto la sensazione di passare la vita ad affrontare difficoltà e di non poterne più?
→ Pacemaker: vedi Stimolatore cardiaco.
→ By-pass: intervento chirurgico volto a ristabilire la circolazione sanguigna in un’arteria ostruita da un trombo
(più spesso un ateroma). L’intervento consiste nel prelevare un tratto di una vena del paziente per creare una
deviazione alla circolazione del sangue nell’arteria colpita: si innesta sull’arteria un ponte venoso, sopra e sotto il
trombo. In generale si applica un by-pass a livello delle carotidi (arterie del collo, che irrorano la testa), delle
arterie femorali (cosce) o, nel caso di un attacco alle coronarie, si procede a un by-pass aortocoronarico. Vedi