Page 58 - Il grande dizionario della metamedicina
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la chemioterapia. Fino a questo intervento non aveva mai visto il nesso tra i polipi e la sua situazione famigliare.
Dopo averne ricercato la causa, mi disse: «Per me, il colon assomiglia a un cordone ombelicale. È il cordone con i
miei genitori che ero incapace di tagliare, ho avuto bisogno di un aiuto esterno per farcela».Ridiede ai genitori la
responsabilità della loro felicità, lasciandoli liberi di divorziare o di restare insieme. Non ebbe più polipi.
Ho voluto forse tagliare il cordone ombelicale con i miei genitori o un rapporto che mi legava a una persona
senza che io vedessi il perché?
Ho forse vissuto una brutta situazione?
→ Colostomia: intervento chirurgico che, in seguito a una colotomia, è finalizzato a creare un’apertura nella
parete addominale per inserire un ano artificiale. La colostomia è praticata quando il retto o l’ano non possono più
svolgere le loro funzioni.
Ho provato forti emozioni per l’esito di un progetto o di una situazione?
Ho la sensazione di aver subito una cattiveria o qualcosa di ignobile da uno dei miei cari?
→ Parassitosi intestinale: vedi Parassiti intestinali.
COLONNA VERTEBRALE:vedi Schiena.
COMA: stato di incoscienza profonda e di assenza di reazioni. Può essere la conseguenza di un trauma cranico, di un
tumore, di un ascesso cerebrale o di un’emorragia cerebrale.
Il coma provocato da un incidente può essere legato a un forte senso di colpa, a causa del quale non ci si concede
più il diritto di vivere (vedi Incidente). Come conseguenza di un tentativo di suicidio può dipendere dal desiderio di
fuggire da una sofferenza che non si riesce più a sopportare. Quando, infine, è causato da un’emorragia
cerebrale, può essere legato al desiderio di porre fine a una grande tristezza per non aver vissuto la propria
vita, l’amore, i propri sogni.
→Prima di entrare in coma:
Ho provato un forte senso di colpa?
Ho voluto fuggire da una situazione che trovavo troppo difficile da vivere e per la quale non vedevo una
soluzione?
COMEDONI:piccoli ammassi di scarti cellulari e di sebo che ostruiscono un follicolo pilosebaceo. Sono presenti
soprattutto nelle persone con pelle grassa o sofferenti di acne. Vedi Acne e Pelle.
COMMOZIONE CEREBRALE e FRATTURA DEL CRANIO: un colpo violento alla testa può provocare una frattura del cranio e causare
svenimento o vertigini. Può essere legato a un senso di colpa riguardante il nostro potere decisionale, così come
essere conseguenza di una disistima sul piano intellettuale.
Mi sono sentito in colpa di fare solo di testa mia o di aver imposto le mie idee?
Tendo a pensare o a dire che non valgo niente, che non capisco o che non ce la farò?
COMPULSIONE:spinta irrefrenabile a compiere un’azione (mangiare, bere alcolici, fumare, drogarsi, avere relazioni
sessuali, giocare d’azzardo, lavorare, fare shopping, passare le ore ai video giochi ecc.) anche se la si disapprova.
Lo si esprime dicendo: «È più forte di me!», «È più forte della mia volontà!»La compulsione mira a nascondere un
vuoto o a fuggire uno stato d’animo insostenibile. Per esempio, mentre si gioca, si può essere talmente presi da
non provare più il senso di solitudine o di noia. Questo spiega perché col tempo la repressione di questa azione
genera stati di angoscia. Vedi Alcolismo e Bulimia.
Qual è il vuoto che cerco di colmare?
Qual è la sofferenza che cerco di far scomparire?
Per anni ho sofferto di un senso di vuoto interiore che ho cercato di riempire a volte con le patatine (mio padre
soffriva di alcolismo), a volte facendo solitari, lavorando o viaggiando…
Mi capitava di avere quelle che chiamavo «crisi di noia acuta». In quei momenti mi annoiavo molto, ma senza sapere
di chi o di che cosa. Poteva capitarmi quando avevo accanto mio marito. Le crisi sono durate fino a quando ho
capito che cosa provocava queste sensazioni. All’inizio pensavo che dipendesse da mio padre, deceduto quando
avevo sei anni.
Ci è voluto un grande lavoro su me stessa per scoprire alla fine che ero io la causa della mia noia. Mi ero talmente
persa a cercare di essere quello che credevo che gli altri si aspettassero da me da non sapere più chi fossi, quanto
valevo e cosa poteva rendermi felice. Così come un neonato dipende dalla poppata della madre, io dipendevo
dall’attenzione degli altri. Ed è stato guarendo dalla ferita legata all’abbandono (vedi Tumore) e tornando verso ciò
che sono veramente, che amo incondizionatamente, che ho ritrovato me stessa e che non ho più avvertito il senso di
vuoto che mi ha accompagnato per tanti anni.
Il miglior modo per liberarsi da una compulsione nefasta per la salute consiste nel riempire il vuoto che si prova
attraverso un’attività che riesca a suscitare in noi un grande entusiasmo o una passione salutare.