Page 162 - Il grande dizionario della metamedicina
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affrontarele  difficoltà del  loro  quotidiano  o  che devono  confrontarsi  con  una  situazione  senza  vie  di  uscita.
     Poiché di fatto non sono pronte a morire ma non riescono più a sopportare una situazione per loro penosa, il morbo
     di Alzheimer diventa una via di uscita.
     Una donna malata di Alzheimer aveva detto alla figlia prima di ammalarsi: «Ora tocca a te occuparti di me!» Senza
     dubbio aveva sacrificato gran parte della sua vita per gli altri e ora voleva che fossero loro a occuparsi di lei.
     Un uomo che soffriva di Alzheimer aveva perso la moglie con la quale aveva vissuto per più di trent’anni. Dopo un
     periodo di solitudine dolorosa, aveva accettato di risposarsi. Ma la nuova compagna, diversamente dalla moglie, lo
     limitava in tutto quello che voleva fare e cercava di controllarlo di continuo. Non poteva prendere in considerazione
     un divorzio e non sopportava quella situazione. Fu così che sviluppò gradualmente la malattia.
     Per difendersene nel modo migliore si deve rimanere attivi sul piano mentale usando le proprie facoltà di riflessione
     (meditare),  di  analisi,  di  apprendimento  ed  evitare  nell’età  della  pensione  di  mettersi  in  situazioni  senza  via  di
     uscita.
     MORBO  DI  BASEDOW: questa malattia è provocata da un eccessivo funzionamento della tiroide e deve il suo nome al
     medico  tedesco  Karl  von  Basedow  che  la  descrisse  nel  1840.  È  caratterizzata  dalla  presenza  del  gozzo,  da
     esoftalmo,  tachicardia  permanente,  dimagramento,  tremori,  disturbi  dell’umore  (irritabilità,  instabilità),  disturbi
     vasomotori (sudori, vampate di calore), disturbi genitali (impotenza, frigidità, amenorrea), così come da una grande
     stanchezza. Vedi Ghiandola tiroidea e Malattie autoimmuni.
     MORBO DI BUERGER o TROMBOANGIOITE OBLITERANTE: detta anche malattia di Leo Buerger, dal nome del primo medico che l’ha
     descritta.  È  caratterizzata  dall’infiammazione  della  tonaca  intima  (parete  interna  dell’arteria)  che  comporta
     un’ostruzione  progressiva  delle  arterie  di  medio  e  piccolo  calibro,  ostacolando  la  circolazione  del  sangue  nelle
     estremità (mani e piedi) che diventano dapprima intorpidite e dolenti, poi fredde. Si formano piaghe che finiscono
     per andare in cancrena e richiedere l’amputazione della parte colpita.
     – Se riguarda le mani:
     Provo forse un senso di colpa per non aver fatto quello che ritengo avrei dovuto fare?
     – Se riguarda i piedi:
     Può darsi che non volessi più andare avanti in una situazione in cui non potevo più vivere?
     È  stato  osservato  che  le  vittime  di  questa  malattia  erano  in  gran  parte  fumatori  e  si  è  avanzata  l’ipotesi  che  le
     sigarette  giocassero  un  ruolo.  Ci  si  potrebbe  tuttavia  chiedere  se  quelle  persone  non  fumassero  proprio  perché
     vivevano  una  situazione  insostenibile.  È  interessante  osservare  che  quando  un  fumatore  sperimenta  un’emozione
     ricorre subito alla sigaretta.

     MORBO  DI  CROHN  o  ILEITE:  patologia  dell’intestino  tenue  che  colpisce  in  modo  particolare  l’ileo,  caratterizzata  da
     un’infiammazione acuta, cronica, necrotizzante e cicatrizzante. Le persone che soffrono del morbo di Crohn spesso,
     per sentirsi amate, si sentono obbligate a rispondere a ciò che i loro cari si aspettano da loro, e ciò le porta a
     oscillare tra sottomissione e ribellione.
     Ho vissuto o vivo una situazione famigliare che mi fa provare molta rabbia o un senso di ribellione perché mi
     sento costretto a rispondere ad aspettative che ledono la mia libertà?
     MORBO DI CUSHING: vedi Ghiandole surrenali.
     MORBO DI HANSEN: vedi Lebbra.

     MORBO DI HODGKIN: vedi alla voce Linfoma.
     MORBO  DI  LEDDERHOSE:  patologia  dell’aponeurosi  della  pianta  dei  piedi  in  seguito  alla  formazione  di  piccoli  noduli
     fibrosi duri davanti ai tendini flessori del piede. Questa malattia è simile a quella di Dupuytren che riguarda le mani;
     anche  in  quel  caso  la  presenza  di  noduli  fibrosi  duri  comporta  una  retrazione  dell’aponeurosi  che  impedisce
     l’estensione dei tendini di alcune dita, più sovente l’indice e il mignolo. L’equivalente della malattia di Dupuytren e
     di Ledderhose è la malattia di La Peyronie per il pene, caratterizzata dall’indurimento dei corpi cavernosi.
     Il morbo di Ledderhose è più spesso legato a un senso di colpa che fa sì che non ci si conceda più il diritto di
     avanzare liberamente nella vita. Inconsciamente è come se ci si volesse mettere una palla al piede. Vedi anche
     Malattia di Dupuytren e Malattia di La Peyronie.
     Se si accompagna alla malattia di Dupuytren:
     Mi sono sentito impotente ad aiutare una persona che stava male o a rendere felice il mio partner di modo che
     ora mi creo un sacco di ostacoli per impedirmi di avanzare in ciò che potrebbe rendermi felice?
     Se si accompagna alla malattia di La Peyronie:
     Mi sono forse sentito impotente a rendere felice il mio partner e ora non mi permetto più di vivere una nuova
     relazione?

     MORBO DI LOU GEHRIG: vedi Sclerosi laterale amiotrofica e Malattie autoimmuni.
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