Page 161 - Il grande dizionario della metamedicina
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trisomia una di queste coppie è triplice. Nella sindrome di Down è il cromosoma 21 a esserlo. Le persone affette da
     questa sindrome hanno comportamenti infantili.

     Che cosa avevano da imparare o da insegnarci?
     Vedi Malattie congenite.
     MONILIASI: vedi Candidosi.
     MONONUCLEOSI: infezione virale acuta caratterizzata da una forte ipertermia, faringite e tumefazione dei gangli linfatici
     o  linfonodi  con  aumento  del  volume  della  milza.  Colpisce  soprattutto  le  persone  che si  fanno  violenza  per
     raggiungere dei risultati, gli adolescenti o i giovani che chiedono molto a se stessi a detrimento delle necessità di
     riposo del loro corpo.
     Olga ha la mononucleosi. Segue un corso di preparazione per essere accettata alla facoltà di medicina. Sa che solo
     quelli che avranno una media di almeno novanta su cento saranno accettati e lei vuole far parte di questo gruppo di
     eletti. Per riuscirci, studia fino allo sfinimento. La mononucleosi la costringe a rallentare perché non ha più l’energia
     per tenere il ritmo cui si era sottoposta. Ne parliamo e accetta di studiare in modo più ragionevole dicendosi: «Se
     quello è il mio posto sarò accettata. Altrimenti, vuol dire che forse non è la cosa adatta a me». La sua mononucleosi
     guarisce.
     Mi sono forse fatto violenza per raggiungere dei risultati o per essere competitivo?
     MORBILLO:è caratterizzato dalla comparsa di febbre e polso rapido, il viso del bambino appare gonfio, secrezioni di
     muco  o  muco-purulente  scendono  dal  naso  che  è  arrossato,  le  palpebre  sono  gonfie  con  lacrimazione  costante,
     seguita da un’eruzione cutanea caratteristica che inizia dietro le orecchie, si estende al viso, al torace e agli arti per
     poi diffondersi su tutto il corpo. L’eruzione è costituita da macchie tonde rosse o rosa, da tre a sei millimetri. Questa
     patologia, molto diffusa nel passato, è oggi meno frequente nei Paesi sviluppati ma è tuttora diffusa nei Paesi in via
     di sviluppo.
     Poiché colpisce soprattutto i bambini, ci si può chiedere cosa vivevano i bambini di un tempo rispetto a quelli di
     oggi. È la domanda che mi sono posta. Mi sono detta che il bambino di una volta era spesso trattato con molta meno
     considerazione di quello di oggi. Le famiglie erano più numerose, non si aveva tanto tempo per ascoltare i bambini,
     senza contare che c’era la convinzione che i bambini dovessero essere «raddrizzati», ciò che presupponeva che
     dovessero obbedire ai loro genitori o ai loro insegnanti senza possibilità di esprimere il loro parere.
     Oggi (nei Paesi sviluppati) sono spesso i bambini a fare la morale ai genitori. I bambini dei Paesi in via di sviluppo
     vivono forse oggi ciò che hanno vissuto i bambini delle generazioni passate? Risiedo in un Paese in via di sviluppo.
     È interessante osservare che quello che i giovani vivono qui è quello che io stessa vivevo alla loro età, e quello che
     vivono i loro genitori è lo stesso che vivevano i miei.
     Quindi, per il morbillo, è possibile che possa colpire il bambino che prova rabbia verso un insegnante severo, che
     non  gli  permette  di  esprimersi  e  che  ciò  gli  faccia  provare  tristezza  per  essere  separato  dalla  dolcezza  o  dalla
     protezione della madre? È nondimeno quello che i suoi sintomi esprimono.
     I giorni a casa con le tenere cure della mamma lo condurranno alla guarigione. Se dopo la malattia l’insegnante si
     mostrerà più gentile, questo non potrà che mettere un termine alla malattia.
     In caso contrario, se il bambino continua a trovarsi al cospetto di un insegnante severo che gli urla contro, il disturbo
     può  trasformarsi  in  otite  o  in  un’infezione  bronco-polmonare  e  può  anche  avere  complicazioni  come  dolori
     addominali, diarrea e vomito.

     Prima di dare frettolosamente la colpa al virus (che ha solo la funzione di trasformare la materia) non sarebbe
     più saggio parlare con il bambino che ha il morbillo per sapere quello che stava vivendo prima che ne avesse i
     sintomi?
     MORBO DI ADDISON: vedi Ghiandole surrenali.
     MORBO DI ALZHEIMER: degenerazione nervosa a sviluppo inarrestabile caratterizzata da una diminuzione del numero delle
     cellule nervose con atrofia cerebrale. Il primo stadio è rappresentato da una perdita crescente della memoria in cui
     la persona colpita sollecita l’aiuto dei suoi cari.
     Nel secondo stadio si verifica una perdita severa della memoria, in particolare per gli avvenimenti recenti, con
     perdita del senso del tempo e dell’orientamento anche in luoghi familiari. In seguito compare la difficoltà a trovare
     la parola giusta (disfasia). L’ansia aumenta, i cambiamenti di umore sono improvvisi e imprevedibili e si notano
     cambiamenti nella personalità.
     Nel terzo stadio la persona è disorientata e confusa e presenta sintomi di psicosi paranoide. Iniziano a comparire
     forme di incontinenza urinaria e fecale. Alcuni diventano esigenti, sgradevoli, talvolta violenti se non addirittura
     asociali, altri invece docili e remissivi.
     Il morbo di Alzheimer è molto simile alla demenza senile e per questo non può essere diagnosticato con certezza se
     non  dopo  una  biopsia  cerebrale.  La  malattia  colpisce  soprattutto  le  persone  che non  si  sentono  più  in  grado  di
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