Page 123 - Il grande dizionario della metamedicina
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INDOLENZIMENTO:è un dolore alla schiena, in modo particolare nella regione lombare, che può insorgere a seguito di un
     eccesso di lavoro o di sforzo fisico. Può anche accompagnare uno stato influenzale o un’altra malattia virale.

     Tendo a chiedere troppo a me stesso?
     Può darsi che per me riposo, rilassamento = pigrizia?
     Ho avuto genitori che non si fermavano mai e che mi facevano sentire in colpa quando non facevo niente?
     INFARTO DEL MIOCARDIO o CRISI CARDIACA: vedi Cuore.
     INFEZIONE: consiste in un insieme di reazioni dell’organismo provocate da uno o più microorganismi come batteri,
     virus,  parassiti  o  funghi. Il ruolo dei germi è principalmente la trasformazione della materia. Ne esistono due
     tipologie, ovvero i germi (o microbi) eterogeni e i germi autogeni.
     • I germi eterogenisono esterni al corpo. Possono penetrare nell’organismo attraverso ferite o tagli, inoculazione
     (vaccinazione) o per ingestione (acqua non potabile, alimenti scaduti o conservati). Ci si può difendere con una
     buona igiene, un’alimentazione a base di prodotti freschi o ben conservati ed evitando tutti i tipi di contaminazione.
     Se  tuttavia  si  viene  colpiti  da  un  virus  del  tipo  «influenza  atipica»,  è  bene  ricordare  che  i  virus  difficilmente
     resistono a un aumento di calore. Non bisogna dunque temere l’innalzamento della temperatura corporea e magari, se
     è il caso, favorirla, per esempio con un bagno caldo o una bevanda calda, per poi sdraiarsi a letto coprendosi bene
     per favorire la sudorazione.
     •  I  germi  autogeni  invece  non  sono  estranei  al  corpo.  Siamo  noi  stessi  a  produrli  quando  il  nostro  ambiente
     interiore, fisico o psichico, si modifica. Intervengono per riparare e pulire i tessuti colpiti.
     Un esempio: una donna è arrabbiata perché il marito ha trascorso la serata con gli amici mentre si rifiuta di uscire
     con lei. Pensa: «Non ha mai tempo per me, ma per i suoi amici lo trova sempre!» La collera altera il suo ambiente
     interiore  e  colpisce  in  modo  particolare  la  mucosa  vaginale  (la  cosa  le  fa  vivere  una  profonda  delusione  nei
     confronti  del  suo  partner  sessuale).  Per  riparare  l’alterazione  del  tessuto  (terreno)  creata  dall’emozione  della
     collera, il corpo fa appello a germi autogeni, ovvero a batteri o lieviti che sviluppa lui stesso a partire dai miliardi
     di microzimi di cui è costituito.
     Dopo Pasteur, i germi ci sono stati presentati come facenti parte sia di specie simbiotiche (che vivono in simbiosi
     con  il  nostro  corpo)  sia  patogene  (responsabili  delle  infezioni).  I  germi  patogeni  sono  ancora  considerati  come
     nemici,  responsabili  dei  nostri  disturbi  (tonsillite,  vaginite,  cistite  ecc.),  che  devono  essere  distrutti  il  più
     rapidamente possibile.
     Capire che non sono tanto i germi che bisogna eliminare (se, ovviamente, stiamo parlando di quelli autogeni) quanto
     piuttosto trasformare il nostro ambiente interiore (fisico o psichico), apre le porte a una migliore gestione di una
     perfetta salute. Invece di optare per la guerra ai germi, si sceglie l’approccio della pace nell’ambiente psichico, che
     può avere solo ripercussioni favorevoli nel nostro ambiente fisico interno che chiamiamo metabolismo.
     Con questo nuovo approccio (già proposto da un grande ricercatore come Antoine Béchamp, vissuto all’epoca di
     Pasteur) se ho un’influenza, un raffreddore, una vaginite, una tonsillite o una malattia infettiva, prima di dare la colpa
     ai  germi  vado  a  ricercare  che  cosa  ha  potuto  modificare  il  mio  terreno  interiore  e  permettere  la  loro  comparsa
     nell’organismo.  In  questo  modo,  agendo  sul  mio  terreno  fisico  (evitando  tutte  le  forme  di  contaminazione)  e
     psicologico  per  ristabilire  l’equilibrio,  la  pace  e  l’armonia,  smetto  di  mantenere  un  terreno  favorevole  al  loro
     sviluppo. Naturalmente, se la loro azione è troppo violenta e dà luogo a manifestazioni dolorose o insopportabili,
     l’assunzioni di antibiotici è certamente indicata (vedi anche Antrace e Fascite necrotizzante).
     Si può anche dare il nome di infezione a un processo di riparazione di un tessuto. Per esempio, una donna vive una
     profonda delusione amorosa da parte dell’uomo con il quale condivide la propria sessualità. Questa ferita affettiva
     può colpire il collo dell’utero, creando un piccolo tumore ulcerato. Quando la ferita affettiva si attenua, il corpo fa
     appello  ai  batteri  autogeni  per  eliminare  le  cellule  colpite  e  riparare  i  tessuti.  La  comparsa  di  leucorrea,
     accompagnata da perdite di sangue, può essere confusa con una vaginite e suscitare preoccupazione per un tumore al
     collo dell’utero. Se si fa un PAP test in quel momento, lo striscio può presentare cellule atipiche che sono quelle
     che, giustamente, il corpo sta eliminando. Per assicurarsene, si potrà chiedere alla paziente se, prima della comparsa
     della  leucorrea,  abbia  vissuto  una  profonda  delusione  amorosa  che  avrebbe  però  già  superato  nel  frattempo.  Se
     questa è la situazione, siamo sicuramente di fronte a una fase di riparazione dei tessuti e la cosa migliore è lasciare
     che il corpo svolga il suo lavoro di guarigione, che di solito non dura più di quindici giorni.
     INFEZIONE NOSOCOMIALE o OSPEDALIERA: si tratta di un’infezione contratta nel corso di un ricovero ospedaliero. È possibile
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     che non dipenda tanto da una carenza di igiene quanto da una frequenza vibratoria?  Sovente, infatti, è proprio negli
     ospedali più asettici che si riscontrano queste infezioni.
     Abbiamo forse la sensazione che in questi ospedali la tecnologia abbia soppiantato la qualità delle cure?
     È possibile che vi sia della rabbia per la mancanza di gentilezza, di comprensione, per i trattamenti fatti  da
     certe infermiere o l’accanimento terapeutico di certi medici?
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