Page 128 - Il grande dizionario della metamedicina
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forma di indifferenza o di supplica nei suoi confronti. Ci si potrebbe chiedere se il bambino iperattivo con le sue
provocazioni voglia dire: «Non vedete allora che esisto? Occupatevi di me!» Quello che non comprende è che le
sue azioni caotiche e provocatorie fanno sì che nessuno lo possa più sopportare e che si ritrovi quindi sempre più
ignorato.
Ciò di cui il bambino ha maggiormenete bisogno è di una dolce fermezza da parte dei genitori, ovvero di
un’educazione in cui si senta considerato, ma anche guidato con polso fermo.
IPERCALCIFICAZIONE: deposito al di sopra della media di sali di calcio (fosfati) nei tessuti ossei e nei denti, che in
condizioni fisiologiche ne garantiscono la durata. Nel caso di una patologia, questi depositi possono apparire in altri
tessuti sotto forma di microcalcificazioni (vedi Microcalcificazioni). Negli organi cavi l’ipercalcificazione può
comportare la formazione di calcoli (vedi Calcoli). Può anche essere un modo di guarigione, come nei tessuti
cicatriziali.
Mi sono forse indurito?
Sono forse rigido nelle mie convinzioni?
IPEREMOTIVITÀ:l’emotività è la capacità di reagire a ogni stimolo sensoriale, emozionale o a qualunque modificazione
del proprio stato psichico, affettivo o sociale. L’iperemotività è un’amplificazione dell’emotività, che può dar
luogo a una grande ricchezza espressiva, ma anche comportare reazioni inadeguate ed eccessive se non è dominata.
In situazioni di sofferenza emozionale ripetute, l’iperemotività può condurre alla psicosi. Imparare a dominare le
proprie emozioni è la chiave per dominarla.
Ho talvolta reazioni eccessive che rimpiango in seguito?
Mi capita di esplodere e di tornare con un mazzo di fiori per farmi perdonare?
IPERLASSITÀ o IPERMOBILITÀ:si tratta di una mobilità eccessiva di alcune articolazioni. A seconda dei tessuti interessati, si
parla di iperlassità legamentosa, articolare o cutanea. L’iperlassità, che può facilitare le contorsioni, a volte si
traduce in articolazioni troppo lasche che possono dar luogo a lussazioni.
Ho la tendenza a oscillare tra gli estremi, vale a dire che in certi momenti sono troppo conciliante o dipendente
da coloro che amo, e in altri troppo rigido e indipendente?
→ Iperlassità delle ginocchia:
È possibile che a volte mi piego troppo alle attese degli altri e che quando mi sento soccombere mi ribello e
divento intrattabile?
→ Iperlassità delle braccia:
Può darsi che non ho misura in ciò che faccio o nel mio lavoro?
Per esempio: sia che non faccia granché sia che non mi fermi mai, è in ogni caso possibile che sia a volte troppo
conciliante e che quando sento che ci si approfitta della mia gentilezza o che non vengo rispettato, diventi
intransigente.
IPERMETROPIA: disturbo della vista in cui l’immagine si forma dietro la retina. Richiede agli occhi della persona che ne
è affetta sforzi di adattamento per vedere gli oggetti. Quando il soggetto è giovane di solito vede bene da lontano
mentre la visione da vicino è sfuocata.
Gli sforzi dell’ipermetrope sono possibili solo fino a un certo punto. Oltre possono dar origine a mal di testa e
talvolta a strabismo. L’ipermetropia si corregge con lenti convesse. Può derivare da tensioni dovute a insicurezza,
per esempio un bambino che è lasciato solo a casa in assenza dei genitori.
Sono forse in tensione per una situazione che mi provoca insicurezza?
IPERSALIVAZIONE: vedi Ghiandole salivari.
IPERTENSIONE: detta anche «pressione alta», l’ipertensione indica una condizione in cui la pressione arteriosa è alta. Il
carico emotivo è troppo forte e il barometro interiore si alza. Può essere legata a forti emozioni (paure, collera,
angosce)o a emozioni di lunga data, per esempio la nascita di un bambino illegittimo, un aborto, uno stupro, un
rovescio di fortuna…
Devo confrontarmi con una situazione che mi crea molta tensione emotiva?
Conservo un segreto emotivamente pesante, che non ho mai rivelato a nessuno?
Tendo a reprimere le mie emozioni?
IPERTIROIDISMO: vedi Ghiandola tiroidea.
IPERTROFIA TISSUTALE o ORGANICA: corrisponde all’aumento di volume di un tessuto o di un organo. Può essere indotta, in
seguito a esercizi per la muscolatura, con lo scopo di aumentare la massa muscolare. Può essere successiva a
un’infezione o a una distruzione cellulare importante, come nel caso di un’adenopatia (gonfiore dei linfonodi) o di
una splenomegalia (aumento di volume della milza). Può anche essere dovuta a un’ipertrofia cellulare, chiamata