Page 107 - Il grande dizionario della metamedicina
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demotiva, e le gengive si gonfiano. Può riguardare un’azione da intraprendere: si valutano i pro e i contro, ci si
     domanda se questo non ci costerà ancora di più, cosa potrà portarci…
     Un esempio: un amico musicista mi consultò per un gonfiore della gengiva che ricopriva due suoi molari, il 46 e il
     47. Il 46 corrisponde al bisogno di essere riconosciuti dagli altri, il 47 al modo in cui il nostro lavoro e ciò che
     realizziamo vengono percepiti dagli altri (vedi Dentizione).
     La gengiva gli si era gonfiata dopo aver scoperto che una persona aveva copiato parte delle sue opere e le aveva
     pubblicate in un Paese in cui non era ancora conosciuto. Voleva citarla in giudizio, ma esitava a farlo considerando
     il tempo che avrebbe perso e i soldi che ci sarebbero voluti. Si diceva che era forse meglio investire quel tempo per
     scrivere cose nuove e usare i soldi per la pubblicità, e così ritornava ogni volta sulla sua decisione. Si «sgonfiava»
     e  la  sua  gengiva  gonfiava.  L’esitazione  durò  sei  mesi.  Dopo  il  nostro  incontro,  decise  di  passare  all’azione  e
     difendere i propri diritti. Dopo questa definitiva decisione, la gengiva si sgonfiò e non si rigonfiò più.
     L’esitazione  o  il  dubbio  possono  venire  da  predizioni  che  si  sono  avute.  Ci  si  trattiene  dall’agire,  si  preferisce
     aspettare. Il dubbio ci rode e le gengive si gonfiano. È bene ricordare che qualunque predizione non è altro che una
     previsione. Si decide e gli eventi accadono. Si dice: «Aiutati che il ciel t’aiuta».

     Quali sono i dubbi che mi impediscono di passare all’azione?
     Qual è la decisione che rinvio e quale ne è la ragione?
     → Gengivite: infiammazione delle gengive.

     Sono arrabbiato con me stesso per il fatto di esitare sempre?
     Provo rabbia nei confronti di una persona che cerca continuamente di farmi dubitare di quello che ritengo sia il
     mio potenziale, o che spegne ogni volta il mio entusiasmo?
     → Parodontite: vedi anche Parodontolisi.

     Quali dubbi mi rodono e mi impediscono di afferrare quello che ho scelto di fare?
     →  Sanguinamento  delle  gengive:  esprime tristezza  per  una  decisione,  che  può  essere  compensata  con  un
     meccanismo di consolazione.
     Un esempio: i genitori di Jonathan traslocano, quest’ultimo deve lasciare il suo ambiente, i suoi amici e il cane che
     ama poiché dove vanno a stare non accettano cani. La decisione dei genitori gli causa una profonda tristezza.
     Allo stesso modo questo sentimento può essere in relazione alla decisione che ci è stata imposta di vivere in un
     collegio, in una famiglia di accoglienza o con i nonni.
     A quattordici anni sanguinavo molto dalle gengive. Il dentista consultato lo attribuì al fatto che mangiavo troppe
     patatine  fritte.  In  effetti  in  quel  periodo,  ogni  volta  che  ero  triste  o  emozionata,  mangiavo  patatine  perché  in
     precedenza avevo memorizzato patatine = consolazione. Ma da cosa cercavo di consolarmi così tanto? Scrivendo
     questo  libro,  mi  è  venuto  in  mente  che  fu  precisamente  a  quell’età  che  mia  madre,  mia  sorella  e  io  ci  eravamo
     trasferite per andare a stare con mio fatello che aveva aperto un ristorante. Temendo che le persone credessero che
     veniva servita loro carne di gatto se ne vedevano girare uno per la cucina (che era in comunicazione con il nostro
     appartamento),  mia  madre  a  mia  insaputa  aveva  fatto  sopprimere  il  mio. Avevo  nutrito  quel  gatto  con  i  piccoli
     biberon delle mie bambole (la sua mamma era morta dopo il parto), dormiva ogni notte con me, era la mia fonte di
     affetto. Il sanguinamento delle gengive corrispondeva a tutta la tristezza legata alla decisione della mamma di far
     uccidere il mio gatto.
     Che cos’è questa tristezza che provo in relazione a una decisione che ho preso, che non ho preso o che mi è stata
     imposta?
     GHIANDOLA  PINEALE  o  EPIFISI:è  una  piccola  ghiandola  endocrina  conica,  mediana,  attaccata  all’estremità  posteriore  del
     terzo ventricolo, corrispondente alla regione delle fontanelle in un neonato. Produce la melatonina (derivato della
     serotonina prodotta dai tessuti nervosi), chiamata l’ormone del sonno poiché viene prodotta in risposta all’assenza
     di luce e partecipa alla regolazione dei ritmi cronobiologici. Oltre alla sua funzione di ormone e alla sua interazione
     con  le  altre  ghiandole,  partecipa  anche  al  sistema  immunitario  come  antiossidante  catturando  i  radicali  liberi.
     Corrisponde  al  centro  coronale  (settimo  chakra)  e  rappresenta  la  quiete.  L’aureola  intorno  alla  testa  dei  santi
     rappresenta  giustamente  l’energia  di  questo  centro.  La  meditazione  e  lo  yoga  ne  favoriscono  l’equilibrio  mentre
     preoccupazioni  costanti  di  ordine  materiale  possono  destabilizzarla.  È  attraverso  questa  ghiandola  che  possiamo
     metterci in connessione con il divino che è dentro di noi.
     L’armonia del mio corpo è stata forse turbata da sostanze chimiche o tossiche?
     La mia pace mentale è stata turbata da grandi preoccupazioni?
     → Medulloblastoma della ghiandola pineale: vedi Medulloblastoma.
     GHIANDOLA  TIROIDEA:  questa  ghiandola  a  forma  di  farfalla,  situata  nella  parte  anteriore  del  collo,  è  detta  endocrina
     perché, a partire dalle sue cellule, produce ormoni che sono mandati direttamente nel sangue: T3 (tri-iodotironina) e
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