Page 104 - Il grande dizionario della metamedicina
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raccomandazioni di uno dei miei cari?
     → Femore:
     Ho vissuto un conflitto con uno dei miei cari? Vedi Femore.
     → Mascella: la mascella insieme ai denti svolge la funzione di masticare gli alimenti, è in relazione quindi con
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     l’«addentare» la vita.  Vedi anche Mascella e Lussazione della mascella alla voce Lussazione.
     Mi sono arrabbiato con me stesso per essere stato così aggressivo?
     → Mano: le mani riguardano ciò che si tocca, si fa o si esegue.

     • Mano destra in un destrimane o sinistra in un mancino:
     È possibile che io non voglia più fare questo lavoro?
     • Mano sinistra in un destrimane e mano destra in un mancino:
     Avevo bisogno di un aiuto che non chiedevo?
     →  Naso:  il  naso  riguarda  al  tempo  stesso  l’aria  che  respiriamo  e  l’odorato.  Una  frattura  del  naso  che  limita
     l’ingresso dell’aria può essere indice di un senso di colpa verso la vita o di una difficoltà ad accettarla. Vedi Naso.
     È possibile che provi un senso di colpa per il fatto di vivere?
     C’è forse una parte di me che non accetta di vivere in questo mondo, per come è fatto?
     →  Dita  dei  piedi:  riguardano  in  generale  i  dettagli  che  si  riferiscono  al  futuro,  ma  ogni  dito  ha  un  significato
     particolare. Vedi Dita dei piedi. In generale:
     Può darsi che mi sia sentito in colpa nel procedere in una direzione, mentre i miei cari non mi incoraggiavano?
     Avevo bisogno di rallentare o di interrompere le mie attività?
     → Polso: può esprimere una resistenza alle direttive che ci diamo o che ci imponiamo.

     Mi è stato chiesto di fare una cosa che è contraria alle mie scelte o in cui non mi sento rispettato per il mio
     giusto valore?

     → Rotula: in molti casi può esprimere il rifiuto di piegarsi davanti a una persona o a una situazione da cui ci si
     sente dominati.
     Di fronte a chi rifiuto di piegarmi?
     → Tibia: indica uno stato di ribellione nel sentirsi trattenuti nell’avanzare nella direzione desiderata.

     Mi sento trattenuto nell’avanzare nella direzione che desidero?
     Può darsi che non voglia più procedere nella direzione in cui mi ero impegnato?
     Questa frattura mi offre la scusa che mi serviva per porre fine a ciò che non mi va più bene?
     → Anca: vedi Anche.
     Mi sentivo colpevole per essermi impegnato in questa direzione?

     → Nelle persone anziane: la frattura può esprimere il bisogno che i propri figli si occupino più di loro o che li
     aiutino ad avanzare in questa fase della loro vita.

     FREDDO: vedi Freddolosità e Allergia al freddo in Allergie.
     FREDDOLOSITÀ:tendenza ad avere freddo o a mal sopportare un abbassamento della temperatura. Più si è numerosi in
     una stanza e più fa caldo, mentre quando si è soli in una stanza priva di fonti di calore si ha freddo. Il freddo in
     queste situazioni sarà in relazione alla solitudine, il caldo al fatto di essere circondati da persone.
     Coloro che asseriscono di essere freddolosi hanno per lo più vissuto un abbandono o la solitudine nell’infanzia.
     Può esserci stata l’assenza di un genitore, spesso il padre, dato che la figura paterna è associata al sole e quella
     materna alla terra.
     Mi sento spesso solo?
     Ho vissuto il lutto del genitore che ho perduto?
     Ho paura di ritrovarmi solo sul piano affettivo?
     Ho sofferto di questo disturbo per anni fino a quando ho compreso il legame e ho trasformato l’equazione che ne era
     conseguita, ovvero: freddo = solitudine, abbandono.
     A sei anni sono stata mandata in collegio. Una notte la tosse che avevo impediva di dormire alla suora del nostro
     dormitorio,  che  mi  mandò  a  sedermi  in  classe.  Le  finestre  erano  socchiuse,  avevo  freddo  e  mi  sentivo  sola  e
     abbandonata.  Mi  sentivo  così  persa  che  non  ho  nemmeno  pensato  a  chiudere  le  finestre.  Per  guarire  da  questo
     doloroso ricordo mi sono rilassata profondamente e ho visualizzato l’episodio. Poi mi sono vista, l’adulta di oggi,
     entrare in quell’aula, ritrovare la bambina di sei anni che ero. Le ho proposto di aiutarla a chiudere le finestre. Mi
     sono vista prenderla tra le braccia e stringerla perché stesse ben calda. Quando era ben calda, l’ho portata fuori a
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