Page 102 - Il grande dizionario della metamedicina
P. 102

relazioni  affettive, l’ansia si impossessa di loro. Se questa perdura o aumenta, può dare luogo a fobie o nevrosi
     fobiche. Vedi anche Nevrosi alla voce Malattie mentali.

     → Claustrofobia: angoscia di non avere aria, di restare intrappolati in uno spazio chiuso come l’ascensore, la
     metropolitana, l’aereo, una grotta o un tunnel. La claustrofobia può avere origine al momento della nascita. Un parto
     difficile o il cordone ombelicale attorno al collo di un bebè possono spiegare i sintomi della claustrofobia.
     Molte  persone  dicono  di  aver  paura  dell’acqua  ma,  nella  maggior  parte  dei  casi,  si  tratta  di  una  forma  di
     claustrofobia.  La  paura  di  non  avere  aria  sott’acqua  li  fa  andare  in  panico  appena  non  toccano  più  il  fondo.  Il
     bambino che ha assistito al recupero di una persona annegata può esserne rimasto traumatizzato al punto da essere
     incapace di nuotare dove non si tocca.
     Come è avvenuta la mia nascita?
     Ho già vissuto una situazione traumatica che mi ha potuto far temere di restare intrappolato o chiuso?   (Per
     esempio la porta di un bagno che non si riesce più ad aprire.)
     → Fobia degli ascensori: ossessione di rimanere chiuso in un luogo. Può anche essere collegata con un sentimento
     di essere stato soffocato dall’amore di un genitore possessivo.
     Ho paura di ritrovarmi prigioniero di un luogo o di una persona?
     Per me, amare equivale forse a essere soffocati?

     → Fobia degli animali: è la paura morbosa di certi animali. Può avere origine da un evento traumatico che si è
     vissuto, un film che si è visto, oppure essere legato a un trauma che la nostra anima ha vissuto prima di questa
     incarnazione.

     → Fobia della defenestrazione: paura del vuoto, del nulla, che dà una sensazione di vertigini.
     → Fobia specifica: la persona che ne soffre teme di commettere un atto terribile come quello di uccidere il suo o i
     suoi figli. Si tratta sovente di una persona che si è imposta un controllo totale e che ha quindi paura delle reazioni
     imprevedibiliche potrebbe avere.

     → Fobia dei mezzi di trasporto: disturbi provocati dal movimento possono causare nausea e vomito in automobile,
     autobus, treno, nave, aereo ecc. Questa fobia è molto spesso collegata alla paura dell’ignoto e, in particolare, della
     morte. Vedi Cinetosi.

     →  Fobia  delle  situazioni:  l’eritrofobia,  per  esempio,  è  una  paura  eccessiva  di  arrossire,  che  è  quasi  sempre
     collegata a un evento traumatico in cui si è provato vergogna o in cui ci si è sentiti umiliati.

     → Fobia degli oggetti: per esempio, di oggetti a punta e taglienti come i coltelli e le forbici. Queste paure possono
     riportarci a un evento drammatico o a immagini traumatiche viste in un film.

     Uno dei miei partecipanti era cuoco e aveva la fobia dei coltelli. Li usava sul lavoro, ma non ne aveva a casa. Se ne
     liberò il giorno in cui poté liberarsi dall’emozione che vi era legata. Un giorno suo padre, arrabbiato, aveva preso
     un coltello da cucina e aveva minacciato di ucciderlo. Controllando come poteva le sue emozioni, gli aveva detto:
     «Fallo, uccidimi!» La frase aveva avuto l’effetto di fermare il padre, che aveva immediatamente realizzato la portata
     della sua collera. La vista dei coltelli in una casa aveva come effetto quello di risvegliare le emozioni legate a
     quell’evento registrato nella sua memoria emozionale e di far scattare il suo sistema inibitore di azione. 3
     Per  liberarsi  da  una  fobia  bisogna  ritrovare,  per  quanto  possibile,  l’evento  che  l’ha  originata,  il  o  i  sentimenti
     provati, le emozioni. Bisogna reincontrare la persona o il bambino che eravamo in quella scena o in quelle immagini
     drammatiche per rassicurarlo e permettergli di esprimere quello che prova. Se non si è mai fatto un lavoro di questo
     genere, è meglio consultare un terapeuta qualificato. 4
     FOLLIA: vedi Malattie mentali.
     FOLLICOLITE: infiammazione del follicolo pilifero. Vedi Peli.
     FORFORA: vedi Capelli.
     FORMICOLIO: sensazione di avere migliaia di formiche che camminano sotto la pelle. Le formiche sono note per essere
     grandi lavoratrici. Non è forse quello che faccio in questo momento?
     È possibile che mi sia assunto un carico eccessivo o che chieda troppo a me stesso?

     È uno dei primi sintomi della sclerosi a placche, in cui la paura del fallimento può indurre a lavorare oltre il bisogno
     di riposo del corpo.
     Il formicolio può presentarsi anche quando il corpo ha bisogno di procedere alla riparazione di un tessuto. Per
     esempio, in caso di ipotermia il cervello attiva la circolazione sanguigna per apportare calore. Se a una persona si è
     mozzato il fiato per un forte spavento, il cervello fa aumentare il respiro, ciò che può portare a iperventilazione
     accompagnata  da  formicolii.  Si  osserva  questo  fenomeno  anche  nella  guarigione  di  una  dermatite  o  in certe
   97   98   99   100   101   102   103   104   105   106   107