Page 98 - Il grande dizionario della metamedicina
P. 98
FEBBRE DA FIENO: vedi Riniti allergiche.
FEBBRE DELLE LABBRA o FEBBRE SORDA: vedi Herpes labiale alla voce Herpes.
FECONDITÀ (problemi di):vedi Sterilità.
FEGATO: uno degli organi interni più grandi e più importanti, che da solo funziona come una fabbrica chimica
regolando livelli e concentrazioni della maggior parte delle sostanze chimiche nel sangue. Situato sotto il diaframma,
è formato da due lobi principali. Riceve il sangue ossigenato dall’arteria epatica e quello carico di sostanze nutritive
dalla vena porta, che drena la totalità del sangue proveniente dall’intestino. Il sangue carico di sostanze di scarto
lascia il fegato attraverso la vena sovraepatica. Le cellule epatiche producono la bile che esce dal fegato attraverso i
canali biliari. All’interno dell’organo i piccoli canali biliari, l’arteria epatica e le venule portali si riuniscono a
formare lo spazio portale. Il fegato assicura molte funzioni vitali che appartengono al nutrimento, alla creazione di
riserve di sostanze, alla trasformazione delle sostanze tossiche, alla difesa e all’immunità. Senza fegato l’organismo
non può sopravvivere, ed ecco perché appartiene agli organi vitali come il cervello, i polmoni, il cuore e i reni.
Le patologie che riguardano il parenchima del fegato, ovvero la sua parte funzionale, sono in relazione a emozioni
legate a una carenza, visto che è il fegato che ha il compito di formare riserve e distribuire nutrimenti all’organismo.
Per il nostro corpo è come una banca.
Il sistema biliare, ossia la cistifellea e i canali biliari, rappresenta la capacità di adattarsi. Quando il modo di fare di
una persona o una situazione ci danno sui nervi, la rabbia che insorge in noi può colpire il sistema biliare.
→ Ascesso del sistema biliare del fegato:
Ho provato una grande rabbia riguardo a una situazione che ritengo ingiusta?
Tumore al fegato:
→ Tumore primario del fegato: ci sono due tipi di tumori primitivi del fegato: l’adenocarcinoma epatico, che si
sviluppa a detrimento del parenchima del fegato, e l’epitelioma colangiocellulare, a danno delle cellule parietali
dei canali biliari.
→ Adenocarcinoma epatico: è in relazione a un eccesso di emozioni riferite a un senso di mancanza nei nostri
bisogni vitali o alla paura di morire di fame. Quando si apprende che la caratteristica dei tumori al fegato è quella
di utilizzare al massimo un nutrimento limitato, si comprende meglio l’analogia tra il senso di mancanza e la
comparsa del tumore.
Ne ho abbastanza di vivere continuamente in ristrettezze, con il timore di non avere soldi o cibo?
Ho vissuto forti emozioni riguardanti i risparmi che mettevo da parte da anni, un’eredità che mi spettava?
→ Epitelioma colangiocellulare: questo tumore riguarda le relazioni con gli altri, più spesso situazioni di
ingiustizia.
Ho provato rabbia o rancore nei confronti di una situazione che reputo ingiusta?
→ Tumore secondario del fegato o tumore metastatico del fegato: si tratta di una patologia che colpisce il
sistema portale, ovvero il sistema che permette al fegato di usare i nutrimenti che giungono dall’intestino tenue o
dalle riserve. In questo tipo di tumore accade spesso che la persona non voglia più alimentarsi. Il cervello, temendo
che l’organismo muoia di fame, attiva la funzione di stoccaggio del fegato, ciò che può originare una o più
localizzazioni tumorali. Il cancro secondario del fegato esprime sovente il desiderio di porre fine alla propria vita
poiché la persona colpita non sopporta più di soffrire. Del resto, se la si ascolta, dice: «Ne ho abbastanza di
soffrire», o: «Ne ho abbastanza delle vostre cure, tanto vale farla finita…»
È possibile che non abbia più voglia di lottare perché non credo più né alle cure né alla guarigione?
→ Cirrosi: distruzione dell’architettura del fegato e fibrosi (indurimento). È una forma di autodistruzione legata a
un senso di colpa per il fatto di vivere oppure a rancore.
Colpisce soprattutto gli alcolisti che si distruggono con l’alcol per nutrire il loro rancore nei confronti di un parente
(spesso la madre) che li ha abbandonati o «castrati» nelle loro iniziative. Sono consapevoli dell’autodistruzione in
cui affondano ma scaricano la colpa su qualcun altro. È colpa del loro padre o della loro madre… poi dopo è colpa
della loro moglie… se sono arrivati a quel punto.
Mi sento in colpa di far soffrire le persone che amo con il mio alcolismo?
Ho nutrito rancore nei confronti di un genitore che mi ha picchiato, abbandonato, rovinato o che mi ha messo
alla porta?
È possibile che dovessi imparare a perdonare?
→ Coliche epatiche o crisi di fegato: crisi dolorosa che si manifesta attraverso la distensione dell’albero biliare e
che inizia spesso dopo un pasto. Il dolore è di solito violento e può evolvere tra fasi acute a fasi di tregua. Esprime
una grande rabbia per sentirsi disprezzati, incompresi o non rispettati nei propri bisogni. Vedi anche Crisi.