Page 231 - Come vivere più a lungo
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chiamento la quale spiega questi cambiamenti nella pelle. Nel processo di con-
cia del cuoio si introducono nel pellame dell'animale delle molecole che
formano dei legami chimici con le molecole della pelle, collegandole fra loro in
grandi aggregati: è così che la pelle viene resa parzialmente impermeabile e du-
ra. Bjorksten ha notato che con l'aumento dell'età le molecole della pelle umana
acquistano questi legami trasversali e la pelle diventa coriacea. Questo proces-
so può essere rallentato limitando l'esposizione alla luce solare intensa e pro-
teggendosi mediante lozioni o linimenti contenenti una sostanza che assorba la
luce ultravioletta; al contempo, si diminuisce anche la probabilità di sviluppare
il cancro della pelle.
La formazione di depositi giallastri di colesterolo nella pelle sotto gli occhi
accompagna comunemente la vecchiaia. È stato osservato che dopo la rimozio-
ne di tale deposito non ne appare un altro se si diminuisce il tasso di colestero-
lo nel sangue mediante una regolare assunzione di dosi elevate di vitamina C, e
la riduzione del saccarosio nella dieta.
La luce ultravioletta, i raggi X, i raggi cosmici, la radioattività naturale, la
ricaduta radioattiva proveniente dalle esplosioni nucleari e le sostanze chimi-
che cancerogene e mutagene producono dei radicali liberi, che poi si attaccano
alle altre molecole trasformandole, o provocando la formazione di legami mul-
tipli. In parte il processo di invecchiamento può consistere nella produzione,
nelle cellule di tutto l'organismo, di agglomerati insolubili. Il potere di ossido-
riduzione della vitamina C e della vitamina E fornisce una protezione contro il
cancro e contro l'invecchiamento, facendo sì che queste molecole si combinino
con i radicali liberi, li riducano e li distruggano.
In un libro del 1982 ampio e popolare (e, secondo me, piuttosto fuorviante)
sull'invecchiamento e sul prolungamento della vita, Pearson e Shaw elencano
trentun sostanze atte a prolungare la vita. L'elenco comprende vitamine e altre
sostanze ortomolecolari, ma anche un certo numero di sostanze farmacologi-
che, tra cui parecchie di quelle che essi descrivono come antiossidanti: tiopro-
prionato di dilaurile, acido tiodipropionico, butil idrossitoluene e gli alcaloidi
idrogenati della segale cornuta (metilsolfonato di diidroergocornina, metilsol-
fonato di diidroergocristina, metilsolfonato di diidroergocriptina). Personal-
mente sconsiglio di prendere queste sostanze.
È universalmente riconosciuto che l'attività fisica è importante per conser-
vare una buona salute. Cheraskin e Ringsdorf nel loro libro Predictive Medici-
ne concludono affermando: «Una pratica costante di attività fisica scoraggia la
malattia; la mancanza di esercizio invita la malattia».
Una delle prime ricerche è stata quella di Hammond (1964), il quale ha rife-
rito che più di un milione di uomini e donne si erano iscritti per partecipare alla
ricerca; essi furono seguiti per due anni. I tassi di mortalità di 461.440 uomini