Page 10 - Come vivere più a lungo
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un singolo studio  che io possa indicare come esempio  atto a dimostrare, per

          l'alto numero di statistiche fornite, che il beneficio  prodotto sia davvero tanto
          grande quanto io credo. Una complicazione, che discuterò più avanti, è che gli
          esseri umani differiscono tutti gli uni dagli altri,  poiché posseggono una spic-
          cata individualità biochimica. È di gran lunga  più facile ottenere informazioni
          attendibili  sui fattori che determinano  la  salute  dei porcellini  d'India  o delle

          scimmie  piuttosto che quella  degli  esseri umani e io  mi  sono basato, in una
          certa misura, sugli studi fatti su di essi e su altre specie animali.

              Per esempio, sono rimasto impressionato dal fatto che il Committee on the
          Feeding. of Laboratory Animals  (Comitato per l'Alimentazione degli Animali
          da laboratorio) dell'Accademia Nazionale del Consiglio Nazionale delle Ricer-

          che Scientifiche, raccomandi quantità maggiori di vitamina C per le scimmie di
          quanto non faccia, per gli esseri umani, il Food and Nutrition Board (Ministero
          per l'Alimentazione  e la  Nutrizione)  della  stessa Accademia  Nazionale  del

          Consiglio Nazionale delle Ricerche Scientifiche.

              Sono  certo che  il  primo Comitato  ha lavorato intensamente per scoprire
          quale sia l'assunzione  ottimale per le scimmie, la quantità cioè che le disponga
          in uno stato di salute perfetta. Il secondo Comitato non ha fatto alcuno sforzo
          per determinare l'assunzione ottimale di vitamina  C, o di qualsiasi altra vitami-

          na, per gli esseri umani. Il Comitato, nelle sue RDA (Recommended Daily Al-
          lowances), cioè le Razioni Giornaliere Raccomandate (che d'ora in poi abbre-
          vieremo con RGR; N.d.R.), così ben pubblicizzate, tanto da essere stampate sul-
          le  scatole  dei cereali per la  prima  colazione,  prescrive  per le  vitamine  una

          quantità da assumere che è di poco superiore a quella  minima  giornaliera ne-
          cessaria a prevenire il danno che potrebbe insorgere dalla carenza particolare
          associata a ognuna di esse.

              Non c'è alcun elemento che permetta di concludere che l'assunzione minima
          necessaria di ogni vitamina si avvicini all'assunzione ottimale che favorisce un

          buono stato di salute. Nei primi capitoli discuterò delle dosi ottimali integrative
          di vitamine e del modo migliore  per assumerle, mentre nei capitoli successivi
          ne tratterò le ragioni. Come vedrete, ritengo che la vitamina C sia la più impor-

          tante, poiché il beneficio che deriva da una sua maggiore assunzione (maggiore
          rispetto al quantitativo  fornito da una dieta comune) è più grande di quello de-
          rivato dall'assunzione  di altre vitamine,  quantunque  anche queste abbiano la
          loro importanza.

              Quando si tratta di salute, è importante chiedersi in quale misura una perso-

          na debba dipendere dal proprio medico. Attualmente, il compito principale del
          medico è quello di curare il paziente quando questi si reca nel suo studio con
          una malattia specifica; generalmente il medico non fa alcuno sforzo particolare
          per prevenire la malattia o per convincere il paziente  a consultarlo quando si
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