Page 87 - Prodotto interno mafia
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Come è riuscita la mafia a diventare una potenza economica?
Sono stati determinati fattori culturali ed economici delle
società meridionali a permettere alle mafie di inserirsi in alcuni
mercati e dominarli. Nell’Ottocento il modello economico
imperante era ancora il feudo: attraverso i campieri e i gabellotti 1
la mafia svolgeva un lavoro di intermediazione tra il latifondista
parassita e i suoi sottoposti, controllando il territorio e la
manodopera. Nonostante il passaggio da un’economia agricola a
una moderna, anche nel secondo dopoguerra nel Mezzogiorno ha
continuato a prevalere la cultura di intermediazione parassitaria.
Nel resto d’Italia i modelli di sviluppo sono stati molto
diversi; la crescita del Nord è stata legata al forte sviluppo
dell’economia manifatturiera. Anche nelle regioni povere e
sostanzialmente agricole come il Veneto si è riprodotto un
sistema di imprese. È lí che sono nate, spinte dal boom
economico, la capillare industrializzazione e la nostra vocazione
all’export. Nel dopoguerra il Nord Italia è riuscito a mettere in
difficoltà settori molto forti come il tessile in Inghilterra. Gli
italiani erano diventati i «cinesi d’Europa», i concorrenti della
vecchia cultura industriale, perché avevano costi piú bassi,
vivacità, capacità imprenditoriale.
Ma questa rivoluzione ha riguardato solo il Nord. Negli anni
Cinquanta e Sessanta il motore dello sviluppo della Sicilia non è
stato la rivoluzione industriale, ma l’urbanizzazione selvaggia
delle grandi città unita al controllo dei flussi di spesa pubblica.
Questi due elementi hanno avuto effetti devastanti sulla cultura
d’impresa del Mezzogiorno: in tanti sono arrivati a pensare che il
successo imprenditoriale dipendesse dalla capacità di dialogare
con la politica e la mafia e non dalla capacità di realizzare
prodotti e servizi da collocare sul mercato. L’urbanizzazione
nelle grandi città siciliane è avvenuta in una sorta di Far west che
ha «premiato» i peggiori, favorendo la nascita di un ceto
imprenditoriale formato da costruttori e faccendieri edili che, in
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