Page 81 - Prodotto interno mafia
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fare il conferenziere.
Poiché io durante l’anno non vado mai in vacanza, per me le
ferie sono i convegni o gli incontri con gli studenti. Parlare è
molto importante perché i giovani hanno bisogno di sapere. La
cultura della verità è l’unica che permetterà loro di non diventare
’ndranghetisti o vittime della criminalità organizzata. Soprattutto
se si tratta di «figli di nessuno», come me.
Penso che la divulgazione della legalità nelle scuole
contribuirà a svegliare le coscienze. Ho stipulato un accordo con
le case editrici grazie al quale i libri che ho scritto insieme ad
Antonio Nicaso vengono venduti nelle scuole con uno sconto
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del cinquanta per cento rispetto al prezzo di copertina.
L’obiettivo è diffondere negli istituti scolastici il maggior
numero di copie per stimolare una riflessione di massa sulle
mafie.
Io credo moltissimo nel valore dell’insegnamento: penso che
la vera rivoluzione debba partire nelle scuole. Purtroppo
l’educazione alla legalità si fa come se fosse una materia a parte,
quasi una parentesi nella didattica. Invece ne dovrebbe essere il
filo conduttore, non qualche ora al mese che si incastra tra
matematica, filosofia, storia o italiano. Solo in questo modo si
formano i cittadini di domani.
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Dal 1991 la ’ndrangheta ha introdotto la suddivisione territoriale della Calabria in tre mandamenti: la «Piana» o mandamento tirrenico (Piana
di Gioia Tauro), la «Montagna» o mandamento ionico (la Locride) e la «Città» (Reggio Calabria).
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Alla riunione partecipano i rappresentanti dei «locali» sparsi nel territorio nazionale e internazionale; si tiene annualmente nei giorni 2, 3 e 4
del mese di settembre in concomitanza con la festa patronale della Madonna custodita nel santuario.
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Cfr. il rapporto Eurispes ’Ndrangheta Holding del 2008.
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L’organizzazione criminale chiamata Nuova camorra organizzata nasce il 24 ottobre 1970 e finisce, lacerata da arresti delle forze dell’ordine
e faide interne alla camorra, nella metà degli anni Ottanta.
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Gli ultimi dati ufficiali del 2007 parlano di 97 pentiti appartenenti all’organizzazione calabrese su un totale di 800 collaboratori di giustizia.
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Il 12 luglio 2011 la Corte d’Assise di Locri ha emesso la sentenza di primo grado riguardante la strage di Duisburg. Accogliendo la richiesta
del procuratore Nicola Gratteri, sono stati condannati all’ergastolo i seguenti imputati: Giovanni Strangio, Gianluca Nirta, Francesco Nirta, Giuseppe
Nirta, Francesco Pelle, Sebastiano Romeo, Francesco Vottari e Sebastiano Vottari. Gli altri condannati sono: Antonio Pelle a dodici anni di
reclusione, Antonio Carabetta a nove anni e sua figlia Sonia Carabetta anch’essa a nove anni di reclusione. Per questi era stata chiesta una condanna a
venticinque anni di reclusione. Sono stati assolti Sebastiano Strangio, Antonio Rechichi e Luca Liotino. Per il primo era stato chiesto l’ergastolo.
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Il d.l. 23 maggio 2008, n. 92 (Pacchetto sicurezza), convertito in l. 24 luglio 2008, n. 125, ha abrogato l’istituto del c.d. «patteggiamento in
appello», già dichiarato incostituzionale nel 1990, poi reintrodotto nel 1999.
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Istituita con l. 31 marzo 2010 n.50.
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